Il Casagiove Futsal avverte Potenza, mister Panniello: “Crediamo più che mai alla promozione. Fortunato ad allenare questo gruppo”



Emilio Panniello

Tutto pronto al Palanewsystem di Casagiove per gara uno della semifinale playoff nazionale di calcio a 5 serie C1 tra il Casagiove e il San Gerardo Potenza. Un match pieno di incognite come sottolinea il tecnico dei casertani Emilio Panniello: “Conosciamo poco dei nostri avversari che hanno chiuso al secondo posto con sole due lunghezze di distanza dalla prima. Hanno vinto anche la Coppa Italia regionale e sicuramente come noi hanno ambizioni di promozione. Ha atleti interessanti almeno da ciò che abbiamo visto attraverso i filmati. Sarà il primo tempo di una sfida che si giocherà su due gare perciò quella decisiva la giocheremo tra quindici giorni in casa loro. Ma di sicuro proveremo a vincere sabato con quanti più gol di scarto possibile”.

Peccato solo non poter sfruttare il ‘calore’ del tifo rossoblù: “L’assenza dei tifosi ci penalizzerà molto – continua il tecnico – perché avremmo sicuramente riempito il palazzetto. Sarebbe stata un’arma in più a nostro favore, ma proveremo a vincere anche per loro”.



Un Casagiove che dopo una stagione esaltante (secondo posto, finale di Coppa Italia e playoff regionali vinti) vuole farsi trovare pronto al gran finale: “E’ vero non eravamo partiti per vincere, ma come si dice in questi casi, ci troviamo a ballare e vogliamo ballare. Ho la fortuna di allenare un grande gruppo composto da giocatori molto forti, ma soprattutto uomini che hanno sempre onorato la maglia che indossano. In questo periodo ci siamo allenati bene e non ci resta che andare in campo e pensare ad una gara alla volta”.

Il Casagiove dunque prova lo sprint finale per ritornare in quella categoria già disputata oltre dieci anni fa. E anche per Emilio Panniello c’è la voglia di tagliare un traguardo prestigioso in uno sport che è cambiato tanto: “Sono cresciuto a dieci metri dal palazzetto di Casagiove nello Sporting Ercole e ammetto che vent’anni fa era un altro sport. Un futsal totalmente diverso. Tatticamente, fisicamente e anche mentalmente non ci avvicinavamo proprio al calcio a 5 di oggi. Ritmo diverso, non c’erano allenamenti giornalieri e molti più italiani che amavano il calcio a 5. Ho un pizzico di nostalgia di quel periodo, lo ammetto, anche perché giocavo e mi sentivo ancor più protagonista. Ma oggi come allora metto tutto me stesso per il raggiungimento dell’obiettivo. Ho l’onore di guidare un club importante come il Casagiove Futsal e farò di tutto per coronare il sogno di ognuno di noi”.


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