Cellole, il presidente Freda: “Felici del traguardo play-off, ma restiamo concentrati”



Angelo Freda

Il Cellole conquista matematicamente i play-off. A fare il punto sulla stagione disputata fino ad ora dai rossoblu il presidente Angelo Freda.

Presidente il Cellole raggiunge il traguardo play-off. È felice di questo risultato?



“Stiamo disputando una grande stagione che ci ha visto raggiungere matematicamente i play-off. Negli ultimi due mesi non abbiamo avuto a disposizione 7-8 calciatori per infortunio e questo ci ha penalizzato. Se avessimo giocato con la rosa al completo  in questo momento ci saremmo potuti giocare il campionato, ma va bene così. I play-off sono il risultato di anni di programmazione e vorremo sicuramente giocarceli al meglio”.

Siete reduci dalla bella vittoria di Vitulano, ma altri due impegni vi aspettano…

“A Vitulano non è stata una partita semplice, ma alla fine siamo riusciti a portare a casa tre punti importanti. Adesso non è il momento di abbassare la guardia perché ci aspettano altre due partite importanti contro Virtus Goti e Pietrelcina e vogliamo giocarcele al massimo per raggiungere il miglior piazzamento in classifica”.

Il Cellole è in linea con gli obiettivi di inizio anno?

“Abbiamo iniziato un percorso quest’anno che puntava a migliorare quanto fatto nella passata stagione e fino ad ora siamo riusciti a raggiungere quello che ci eravamo prefissati all’inizio. A dicembre abbiamo ritoccato la squadra nei reparti dove ritenevamo opportuno con calciatori importanti per i quali la società ha messo in campo ulteriori sforzi per restare competitivi. Il nostro rammarico è quello di aver perso punti in casa contro squadre alla nostra portata che contro di noi hanno rinunciato a giocare”.

Il Villa Literno si appresta a vincere il titolo, che campionato è stato?

“Indubbiamente il Villa Literno ha un organico importante, ha dimostrato di avere una marcia in più in momenti determinanti della stagione e merita la vittoria del campionato. Guardando subito vicino a noi anche la Sessana ha una rosa di valore e sicuramente avrebbe potuto fare qualcosa in più. Poi ci sono Pietrelcina, Puglianello, Vitulazio e Virtus Goti che hanno reso questo campionato avvincente, non a caso ogni domenica c’è stato sempre qualche risultato a sorpresa perché la competitività in questo girone non manca. Non c’è più quel divario ampio tra prime e ultime o la classica squadra materasso del campionato e per questo vanno fatti i complimenti a tutte le società per il lavoro svolto”.

Il Cellole sta puntando molto sui giovani, quali i programmi per il futuro?

“Permettetemi di fare un elogio ai ragazzi della Juniores che stanno portando avanti il campionato con grande impegno e spirito di appartenenza. Nei primi mesi non è stato facile partire, ma col tempo abbiamo messo in piedi una buona organizzazione. I giovani rappresentano il nostro futuro e per questo vogliamo realizzare la fusione con il settore giovanile. A prescindere dal nome che porta la scuola calcio, e su questo ci tengo a dire che per me Claudio Bartolini è un’icona del nostro calcio e resta intoccabile, è necessario creare una sinergia per far decollare definitivamente il calcio nella città di Cellole. Io spero che da ambo le parti ci sia questa volontà, viceversa significa che saranno altri a gestire il calcio qui a Cellole“.

Capitolo stadio, a che punto siamo?

“L’amministrazione oltre ai lavori già effettuati intende migliorare lo stadio “Montecuollo” con sediolini, calciotto, campo in erba sintetica e adeguamento del settore ospiti. Attendiamo fiduciosi l’inizio dei lavori ringraziando l’ente locale per quanto fatto fino ad ora“.

I tifosi quest’anno vi hanno sostenuto e incoraggiato, cosa si sente di dirgli?

“Ringraziamo tutti coloro che ogni domenica sfidano il tempo e i chilometri per venirci a sostenere. Le porte dello stadio sono aperte a tutti, ma nel rispetto delle regole. I nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto e gli ultras sono stati il volano di tante nostre importanti vittorie, ma è necessario che tutto resti circoscritto nello sport perché la società e il presidente sono i primi a dover rispondere se altri sbagliano. Ho sempre cercato di stemperare i toni, ma ripeto esistono delle regole e vanno rispettate”.

 


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