LA SANCIPRIANESE SFIDA L’AMBIZIOSA ARAGONESE. Un ex Messina e Cavese tra gli ospiti: la capolista non vuol fallire



SANCIPRIANO D’AVERSA – Dopo la roboante vittoria in casa del San Nicola 2009 per 1-7, la Sanciprianse del tecnico Antonio Lagravanese si prepara al prossimo esame contro l’Aragonese, la partita verrà disputata sabato pomeriggio allo stadio “Basco” di Parete con inizio alle ore 15. La formazione rossoblù viaggia oramai con il vento in poppa e dal mese di dicembre è balzata al comando del girone A . Con i sei punti di vantaggio dai cugini del Casal di Principe, non si può dire ad oggi sicura del salto di categoria. Due compagini ambiziose, che non fanno mancare nulla staff e calciatori. In Prima Categoria solo una squadra gioirà mentre per chi insegue, dovrà sudarsi il passaggio di categoria ai play off. Da qui al termine della regular season mancano cinque partite da disputare e domani pomeriggio sarà una di quelle partita da doppia data la vicinanza tra i due comuni.



I Precedenti.

Sono cinque le partite in totale disputate tra le due contendenti. Il bilancio è di due vittorie per parte, la più importante il 6-1 Aragonese della stagione 2018/19. Le reti fatte sono di 10 per gli “Orange” di Lusciano contro i 9 dei rossoblù. Solo un pari nella stagione 2017-18 terminata con il punteggio di 2 a 2. Di tempo ne è passato, la Sanciprianese è pronta ad una nuova battaglia che si augura possa essere piena di emozioni e di cose buone. In partite come queste non conta la quantità ma la qualità e la concretezza per sognare di raggiungere l’obiettivo promozione nel più breve tempo possibile. Per l’Aragonese invece la quarta posizione di classifica è un biglietto da visita importante in vista della sfida casalinga. In casa “Orange” occhi puntati sull’esterno offensivo classe 93 Raffaele Romano ex Messina, Ragusa e Cavese prima dell’approdo in quel di Lusciano. In totale, ha collezionato 13 presenze in quarta serie e tre reti messe a referto di cui due con gli azzurri di Ragusa e una sola rete quando giocava nelle fila degli aquilotti, poi nel 2018 l’approdo all’Aragonese. Occorrerà fare la gara perfetta per dare del filo da torcere agli ospiti e rimandare i sogni di gloria di qualche settimana.


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