L’OPES REPLICA AL REAL AVERSA. Questione Bisceglia: “Totale ingratitudine nei nostri confronti. Il club fa tutto gratuitamente, l’ennesimo attacco…”



Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’Opes, la società che gestisce lo stadio ‘Bisceglia’ di Aversa, dopo il pesante comunicato del Real Aversa circa l’affitto della struttura fino all’11 settembre per alcuni spettacoli e concerti. Ecco il testo integrale

COMUNICATO STAMPA DELL’OPES



Un rapporto unilaterale!
Dopo due anni di gestione, dopo gli investimenti posti in essere, dopo aver mostrato con i fatti la disponibiltà delle persone facenti parte dell’Opes , nei confronti della squadra della città, mi sento in prima persona ( avv .Clemente Posillipo ) e come socio Opes ad esporre un grosso malcontento, figlio dell’ingratitudine mostrata dalla società stessa.
Per più di due anni ho letto un‘infinità di comunicati stampa del Real Agro Aversa;
con sommo dispiacere non abbiamo mai riscontrato una Parola un encomio e un qualsiasi riconoscimento per quanto fatto dall ‘ente di promozione sportiva per la città e per la squadra .
Ebbene al tal punto è il caso di specificare alcuni fatti .
Prima dell’arrivò di Opes, lo stadio Augusto Bisceglia risultava abbandonato e in condizioni di degrado, la squadra della città giocava fuori sede nel campionato di promozione,
La prima importante iniziativa dell’Opes fu quella di modificare quanto previsto dal bando in merito al tariffario dovuto per le gare della prima squadra di Aversa, rinunciando di fatto a quanto previsto per ogni singola gara disputata all interno sello stadio .
Nonostante questo nei primi periodi abbiamo incontrato una piazza che mal ci tollerava spinta dalla dirigenza che ci contestava, pian piano, con i fatti e con gli investimenti abbiamo dimostrato una disponibilità mai vista da controparte, ad esempio per la questione sponsor , non c’è stata un attività congiunta tra le parti e, anche a causa della situazione covid … ci siamo trovati ad avere solo striscioni di sponsor della squadra non percependo nulla , nonostante tali sponsor fossero affissi in maniera permanente e non solo durante per partire del Real, cosa a noi reciprocamente non concessa , inoltre abbiamo concesso in maniera del tutto gratuita:”
-magazzini
-locali
-utenze e lavanderia per la squadra tutto a spese esclusivamente dell’ente”. Non bastasse ciò…. Non abbiamo mai fittato in maniera privata il campo ad 11 per preservarlo , una premura che non è stata perpetrata dalla stessa società che ha trasferito gli allenamenti della squadra all interno del Bisceglia danneggiando il manto erboso per il quale sono stati previsti interventi molto onerosi. Il manto di cui si parla è stato oggetto di interventi costanti ad opera della società SAMA, società leader del settore per un costo annuale che si aggira intorno a 15 mila euro , che si sommano ai costi comunali di circa 20000 annui più i costi di gestione … queste spese sono sostenute nella totalità dall’Opes. La stessa società ( Real Agro Aversa ) creando un quartier generale all interno dell stadio di fatto ha risparmiato i costi di fitto di un altro centro sportivo
… si potrebbe continuare per ore me ciò che conta è a questo punto specificare che L ‘Opes risulta essere uno degli sponsor non riconosciuti più importante del Real agro Aversa .
Basterebbe visionare le pagine social del Real per riscontare quanto detto .. lo stadio è totalmente concesso alla squadra che nonostante la quotidiana attività di pubbliche relazioni non ha mai speso una parola per l’Ente che tanto si è prodigato, tuttavia con estrema facilità si concede di esternate informazione del tutto parziali e assolutamente non corrispondenti alla realtà dei fatti.

Ad oggi gli investimenti posti in essere non sono di certo rientrati a causa delle limitazioni da covid.
Il Real agro Aversa gioca si allena lava le maglie fa le docce, tutto all’ interno dello stadio e tutto in maniera totalmente gratuita. Ci sembra quantomeno poco lungimirante nonché totalmente privo di buonsenso l’ennesimo attacco subito in queste ore .
La data contestata inoltre riguarda uno spettacolo benefico imposto dall’amministrazione e per il quale ancora una volta l’ Opes non percepirà alcun canone, ci troviamo costretti a doverlo specificare in quanto anche questo è stato oggetto di speculazioni e strumentalizzazioni .

Concludo risentito, ricordando una frase molto infelice della dirigenza che ci additava di aver ucciso il calcio aversano. Noi affermiamo con orgoglio di aver riportato in auge il calcio nello stadio della città e restiamo in attesa di qualsiasi contestazione a quanto detto .. sicuri che ciò non potrà accadere in quanto l’esposizione di cui sopra non corrisponde ad opinioni ma a dati di fatto”.
Opes Caserta

L’AGGIORNAMENTO

In merito a quanto scritto poco fa, l’Opes ci tiene a specificare, al fine di evitare interpretazioni sbagliate, che il passaggio relativo all’accoglienza della piazza non voleva descrivere alcun comportamento arbitrario, ci si riferiva semplicemente ad alcuni piccoli danni a vetri e muri di cui non si può verificare la responsabilità. Tutt’altro, l’intento era quello di rafforzare il ruolo avuto dall’ente nella crescita della struttura e nell’intento di creare un connubio che, garantendo comunque la tutela dell’ investimento posto in essere, avrebbe portato maggior lustro alla squadra della città e ai suoi tifosi.
Questi ultimi hanno ricominciato a frequentare lo stadio proprio grazie alla nascita di questo nuovo progetto e hanno subito sposato la causa realizzando murales e predisponendo incontri settimanali così da ritornare nella loro casa.
Si specifica che l’ente gestisce svariati centri sportivi, possiede le competenze e realizza eventi che si sposano con il territorio e questa sarà sempre alla base dell’ etica Opes.
Non è nostra abitudine uscire a mezzo stampa e ciò è riscontrabile, la nostra apertura nei confronti della società e della città è stata dimostrata con intenzioni e fatti e siamo sempre a disposizione del territorio e della società Real Agro Aversa.
Ciò si è evinto sin dai primi momenti in cui insieme all’amministrazione comunale si decise di concedere la partita alla prima squadra di Aversa in via del tutto gratuita come emblema del progetto che voleva riportare la squadra della città, nello stadio della città, con il seguito dei suoi tifosi .


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