REAL AVERSA EUFORICO PER LA CONQUISTA DELLA SALVEZZA. De Stefano: “Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi, dedico il successo a mio fratello e a nostra madre”



Antonio De Stefano, allenatore del Real Aversa, e la dedica al fratello Emanuele per il raggiungimento della salvezza

AVERSA – Guadagnare un punto allo stadio “Italia” di Sorrento per raggiungere l’aritmetica salvezza e non dover fare affidamento ai risultati degli altri campi: l’obiettivo preposto dal Real Aversa si concretizza con il 3-3 contro i costieri e permette ai normanni di non preoccuparsi del successo, purtroppo per i pugliesi inutile, del Brindisi sui campani del Portici. Evitata l’ipotesi spareggio i granata chiudono dunque al 14° posto in classifica, in ex aequo con Francavilla e Portici, mantenendo la categoria. Appena un anno fa il club del Presidente Pellegrino si godeva la vittoria della Promozione: in 365 giorni la capacità di poter giocare nella quarta divisione italiana e soprattutto, cosa più difficile, di non lasciare la Serie D dopo una sola stagione di militanza. Un racconto corale e dal dolce epilogo, con tanti protagonisti tra cui l’allenatore Antonio De Stefano. In una stagione travagliata sotto tanti punti di vista, che vanno ben oltre il rettangolo di gioco, il tecnico normanno è riuscito nell’intento della società, al primo anno in Serie D e con una squadra composta da tantissimi esordienti nella categoria. Al termine dei 90′ di gioco si è concesso ai microfoni dei giornalisti per parlare di quanto ottenuto e per dedicare la vittoria alle persone che ama.

OBIETTIVO RAGGIUNTO. “Abbiamo compiuto un’impresa, perché nessuno avrebbe scommesso a inizio campionato un solo centesimo sulla salvezza del Real Aversa. Se teniamo in considerazione i 3 punti di Francavilla concludiamo il campionato con una grande classifica. Con tantissimi esordienti abbiamo mostrato la nostra caratura in quello che è per distacco il girone più difficile della Serie D: i ragazzi si sono fatti trovare pronti ed hanno trovato la via del successo”.



LA DEDICA SPECIALE. “Come molti già sanno nel corso del campionato ho avuto un lutto che va contro ogni logica: ho perso un fratello molto giovane e non posso non dedicare questa salvezza a lui, che sicuramente era oggi presente a tifare per me. Più di un pensiero va anche a mia madre con la speranza che riesca ad andare sempre avanti sopportando una così grande sofferenza. Sono andato avanti nonostante fosse difficile per me continuare dopo quanto accaduto, mi sono rimboccato le maniche e grazie a Dio siamo riusciti a salvarci”.

 


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