IL REAL AVERSA VINCE E CONVINCE. De Stefano: “Dominato una squadra esperta. Siamo padroni del nostro destino, ora ci aspettano cinque battaglie”



AVERSA – Una vittoria fondamentale ai fini della classifica quella del Real Aversa sul Francavilla. Il match del “Bisceglia” termina sul 2-1 grazie a due prodezze balistiche di Ziello e Faella che permettono ai normanni di tornare al successo otto giornate dopo il poker sul Portici. Ai microfoni della società granata ha parlato, tra gli altri, il tecnico Antonio De Stefano.

LA PRESTAZIONE SUPER DEI NORMANNI. “Abbiamo disputato una grande partita, coronata da tre punti fondamentali. I primi dieci minuti sono stati di marca rossoblù, d’altronde parliamo di una squadra esperta, guidata da uno degli allenatori più navigati della categoria. Dal quarto d’ora in poi è venuta fuori l’Aversa ed abbiamo dominato il match. Dopo aver subito il goal del 2-1 è subentrata la paura: i ragazzi non avevano più energia fisica ma sono stati bravi a chiudersi e rischiare ben poco”.



IL TOUR DE FORCE GRANATA… Riallacciandosi al discorso della tenuta atletica, il tecnico spiega: “È la settima gara in ventidue giorni, stiamo giocando contro ogni logica. Abbiamo forzato Messina che non giocava da venti giorni, anche Gallo ha accusato molto la stanchezza fisica”.

…E LE FALLE LOGISTICHE. “Non sarebbe forse meglio” – continua l’allenatore – “se aspettassimo che tutte le squadre giochino lo stesso numero di partite per poi ripartire con le ultime cinque gare disputate in contemporanea? Se si continua così è vivo il rischio che si falsi il campionato: alcune squadre che lottano con noi per la retrocessione devono affrontare compagini che potrebbero, nel rush finale, non avere più ambizioni in campionato. 

I VOLTI DEL MATCH, ZIELLO E FAELLA. “Premesso che preferisco parlare sempre della squadra nel suo complesso e non dei singoli, e che anche quella di oggi è una vittoria del gruppo: parliamo di due giocatori importanti: Ziello è un centrocampista classe ’99 che deve cercare di essere più pulito in alcune giocate ma può ambire a categorie superiori; Faella non c’entra nulla con questa categoria, ma è croce e delizia: se riesce ad acquisire uno standard costante tornerà in Lega Pro perché con i piedi fa quello che vuole”. 

IL FINALE DI STAGIONE. “Ci aspettano cinque battaglie, a partire da  quella di domenica a Bitonto. Siamo artefici del nostro destino e cercheremo di farci trovare pronti tra sette giorni in una gara più che complicata. Abbiamo sempre saputo che ci aspettava una montagna da scalare, in quanto il girone H è il più difficile tra tutti e presenta squadre che non sto qui ad annoverare. Ci sarà da battagliare fino all’ultimo secondo del match contro il Sorrento in quel tredici di giugno”.


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