CASERTANA NEI PLAY-OFF, ENTUSIASTA MARTONE. Il direttore generale: “Doppio obiettivo centrato, rapporto stupendo con il presidente”



Nello Martone (Foto Giuseppe Scialla)

CASERTA – Nella conferenza stampa prima dell’ultima gara di campionato, parola al direttore generale Aniello Martone che parla del suo ritorno: “Con il presidente ci siamo sentiti già l’ estate scorsa, c’è grande stima umana aldilà di quella del professionista. Quando è capitata l’occasione a dicembre ho espresso il mio pensiero, la squadra non era da buttare, ma da puntellare prendendo quelle due-tre pedine per rimettere in careggiata la Casertana. Abbiamo fatto un lavoro scrupoloso, prendendo giocatori che servivano al momento, mi sento soddisfatto”.

Acquisti di gennaio.Parlando con il mister abbiamo deciso di prendere anche altri attaccanti perché il lavoro chiesto dal mister era dispendioso, con Matos e Rosso abbiamo accontentato il tecnico, il presidente ha fatto uno sforzo in più non vendendo nemmeno Cuppone. Rosso è un giocatore duttile, l’ha utilizzato anche come interno, il presidente non ci ha fatto mancare per l’ennesima volta nulla, tra l’entrate e le uscite siamo andati in pareggio”.



Differenze. “Abbiamo due diverse metodologie di lavoro rispetto a Violante, quando arrivano giocatori importanti a Caserta è anche perché ci sono importanti rapporti con le altre società. Il calcio non si fa solo con i soldi, si fa con le idee, con le conoscenze, con le strategie, mi piace anche prendere calciatori da valorizzare. Posso prendere un calciatore con diritto di riscatto, la squadra di D’Angelo è costato 60 mila euro in meno, se spendo non significa che vinco. A me piace prendere una rosa di calciatori valorizzati, Longo è un esempio e so che posso avere un diritto di prelazione. I quattro under che giocano oggi sono frutto del lavoro mio e del responsabile di qualche anno fa, sono i quattro under che hanno iniziato con noi, siamo la seconda squadra più giovane. I ragazzi mi hanno accolto benissimo, tutti mi davano del matto quando sono arrivato qua, sapevo a cosa andavo incontro, mi sono rimboccato le maniche e penso di aver portato a casa i risultati. La prossima settimana ci incontreremo con il presidente, abbiamo fatto un doppio miracolo visto che ci siamo salvati e abbiamo raggiunto i play-off, un vero miracolo”.

La stagione. La salvezza è arrivato in quattro partite, Catania, Castellamare, Pagani e Bisceglie e solo la prima in casa, tutti ci dicevano che portavamo a casa due punti, gli episodi intorno non ci aiutavano. In queste quattro partite abbiamo fatto 12 punti, c’è stata tanta iniezione di fiducia, da quel momento si è accesso l’entusiasmo. Noi abbiamo fatto un miracolo per le dinamiche, per come era la situazione, la fortuna è stata che non abbiamo mai smesso di credere in noi. Da lì ci siamo rafforzati e siamo andati avanti come un’unica squadra.

Futuro. “Oggi non posso dirti cosa possiamo fare, siamo in attesa delle indicazioni del presidente, non ho ancora chiamato un calciatore per il prossimo anno. La proprietà dirà qual è il budget e l’obiettivo, non voglio fare promesse perché conosco come funzionano certe dinamiche. Ad oggi ci godiamo i play-off”.

Ritorno a Caserta. Quando sapevo che dovevo firmare con un’altra società ho girato il contratto al presidente D’Agostino che mi ha rimasto la porta aperta. Ci siamo sentiti per qualche mese e sono arrivato praticamente senza firmare, dopo i dodici punti raggiunti ho deciso. Il direttore generale si occupa un po’ di tutto, ma sempre con le direttive della società, ognuno però deve fare il suo ruolo, deve essere settorializzato. Si cresce solo se sei circondato da professionisti, l’unica promessa che faccio è quella che suderemo sempre la maglia”. 


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