GLADIATOR RIALZATI. Martino: “Invertiremo la rotta cambiando cultura: a testa alta. Sul mercato, la società mi ha detto…



Alessio Martino al Gladiator (Foto Davide Gallo)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Alessio Martino ha intravisto quella reazione che voleva dalla sua squadra. Seppur il Gladiator sia uscito sconfitto per 2-0 dal campo contro l’Afragolese, il nuovo trainer sammaritano vede il bicchiere mezzo pieno e crede che a breve la situazione migliorerà: “Sono contento della prestazione dei ragazzi. Siamo da cinque giorni, c’è bisogno di cambiare la cultura, ma non per demeriti del predecessore che tra l’altro è un mio amico ed ha lavorato. Per cultura intendo la mentalità. Mercoledì c’è stato quella scintilla, la squadra deve limare gli errori, perché sono troppi. Questo avviene con il tempo. La difficoltà sarà, nel caso in cui non vengono subito i risultati, tenere la testa alta come l’abbiamo tenuta mercoledì. La squadra è depressa, ha giocato ed ha creato: quando si crea è sintomo di salute. Non è riuscita a fare goal e nei due episodi è stata punita oltre misura, considerando che abbiamo subito due tre occasioni. Se riusciamo a sbloccarci e tenere questa mentalità, con questa qualità, possiamo invertire la rotta. Sono tredici gare che non si vince, siamo entrati con la testa bassa ma abbiamo reagito: l’atteggiamento della squadra si avvicina al mio modo di pensare“.

SOTTO PORTA. La nota dolente è la difficoltà a fare goal, caratteristica negativa per tutta la stagione dei sammaritani: “So che ha caratterizzato il Gladiator quest’anno. Un po’ di cattiveria in più nei momenti decisivi ed anche un po’ di sorte. Se ci credi, la sorte ti aiuta. La fortuna esiste ma cammina con il merito. Domenica ho esordito con uno 0-6, in 8 anni non è mai successo; mi tocca conquistare la fiducia della società. Ho preso quello che c’è, con il materiale che ho a disposizione devo lavorare. Se il morale è sempre alto, ne verremo fuori, dobbiamo alzare la testa e giocare come mercoledì“.



IL CORAGGIO. Non è mancato il coraggio all’ex allenatore della Gelbison che, dopo la debacle all’esordio, ha schierato un ultra-offensivo 4-2-4 nello scontro diretto con l’Afragolese: “Non credo che il modulo ha potuto cambiare la quadratura della squadra che ha giocato con coraggio. Abbiamo preso due goal, è un dato di fatto. Il primo per un calcio di rigore, il secondo è scaturito da un tacco di Oliva sulla trequarti, loro sono ripartiti ed hanno segnato con un goal da fuori a rimorchio. Oltre ad un colpo di testa, c’è stata ordinaria amministrazione. Dobbiamo affrontare le partite con più compattezza. Domenica sono stato rinunciatario al massimo, siamo stati chiusi ed abbottonati ma non è servito ad evitare il passivo a favore del Latina“.

IL MERCATO. Infine Martino risponde alla domanda se ci saranno nuovi movimenti di mercato: “Qualsiasi siano le scelte della società le accetto. Quando sono arrivato, mi hanno detto che devo lavorare con la rosa attuale. Ovunque sono andato ho lavorato con il materiale a disposizione, per cui non voglio alibi. Poi è ovvio che se la società farà qualche innesto, per limare numericamente dei ruoli dove c’è qualche infortunio di troppo, ne sono felice. Carbonia? E’ un match n cui dobbiamo continuare ad alzare la testa. Abbassando la testa non ci cambiano le cose. Dopo la prestazione di mercoledì, chi ha visto la gara sa che abbiamo affrontato gli avversari in un certo modo, per cui non può andare sempre male se si gioca così”.


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