GLADIATOR, STAVOLTA IL FINALE É LETALE. A Muravera un passo indietro sul piano del gioco



Il goal decisivo di Virdis in Muravera-Gladiator

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Settantotto giorni dopo il debutto negativo al “Francioni” di Latina, il Gladiator alza bandiera bianca. Con l’identico risultato di quasi tre mesi fa (2-1), i neroazzurri si arrendono al Muravera e mettono fine ad una striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi, con tre pareggi e due vittorie. Stavolta, a differenza di quanto successo contro Insieme Formia e Nocerina, il finale di gara è stato letale a Vitiello & soci che subiscono la rete decisiva all’83’ con Virdis. Fino ad ora tutte le gare del Gladiator sono rimaste in bilico fino alla fine, in due casi è finita in parità, mentre prima di ieri i sammaritani ci hanno creduto di più, segnando con Falco al 92′ a Formia e Marzano all’86’ con la Nocerina.

L’ESPULSIONE. Ciò provoca non poco rammarico perché la partita era stata riequilibrata dal goal del capitano Andrea Di Pietro, al secondo goal consecutivo, ma l’espulsione del debuttante classe 2003 Antonio Rivieccio, avvenuta un minuto esatto dopo il pari, ha generato una situazione di inferiorità numerica che è stata pagata cara. Senza colpevolizzare il diciassettenne che è entrato al posto di Fazi dopo appena sette giri di lancette ed autore di due falli da ammonizione, dopo l’espulsione l’inerzia è passata di nuovo a favore dei sardi che hanno avuto a disposizione un terzo della gara, trentasei minuti compreso il recupero, ed hanno pugnalato i sammaritani in uno degli attacchi finali. Quindi è ovvio pensare che l’inferiorità numerica abbia inciso non poco sull’epilogo della gara favorevole ai sardi che si ritrovano al quarto posto: un piazzamento che sarebbe stato occupato dai sammaritani se avessero vinto.



L’ANALISI. Nel complesso la prestazione offerta dagli uomini di Clemente Santonastaso ha visto un passo indietro sul piano del gioco. Il mordente non è stato quello intravisto contro Formia e Nocerina, soprattutto perché il Muravera era reduce da una gara in quasi due mesi e voleva riscattare a tutti i costi il duro 3-0 inflittogli dal Cassino. Ragion per cui venticinque giorni di attesa hanno aumentato le pressioni sulla schiena dei sarrabesi che hanno interpretato meglio la gara, in virtù anche della maggiore esperienza ‘da vecchi volponi’ che è stata determinante nei momenti clou. I padroni di casa hanno avuto maggiori chance rispetto al Gladiator, di cui diverse anche prima dell’espulsione di Rivieccio: é servito un super Fusco per negare il goal agli avversari in varie circostanze, soprattutto nella ripresa. Questo è uno dei elementi a sorpresa di questa stagione ‘inconsueta’: numerose squadre sono ferme da tempo e, spinte da motivazioni varie, entrano in campo con maggior freschezza rispetto a chi come il Gladiator ha giocato spesso nell’ultimo mese.

VALUTAZIONI. L’occasione per riscattarsi arriva domenica al “Piccirillo” contro una compagine forte come il Monterosi che è al secondo posto in classifica. Chiedono di certo maggiore spazio elementi con Antonio Del Sorbo ed Andrea Tripicchio che hanno risentito di alcuni problemi ma ora sono perfettamente recuperati e sono pronti per giocare dal primo minuto. Se Del Sorbo è l’esperienza, Ferraro è la gioventù ed una forza energica maggiore: quest’ultimo sta crescendo lavorando giorno dopo giorno con un ariete come Del Sorbo che però ha tutt’altro impatto quando gioca dall’inizio. Per Tripicchio invece va fatta una valutazione diversa perché, aggiungendo un over in avanti, cambierà l’assetto a centrocampo od a difesa che è stato utilizzato nelle ultime settimane. Valutazioni su cui l’allenatore Clemente Santonastaso sta riflettendo già da qualche settimana e che proseguiranno, nel frattempo da domani la squadra tornerà al lavoro e si allenerà per la sfida contro il Monterosi, con l’obiettivo di dimostrare che Muravera sia stato solo un incidente di percorso.


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