L’UOMO DELLA PROVVIDENZA. Landolfo inventa dal nulla l’azione-goal del Gladiator: Covid-19 alle spalle ed ora…



Francesco Landolfo a Formia

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Uomo della Provvidenza: così lo ha soprannominato al termine del match di Formia l’allenatore Clemente Santonastaso e tale ‘investitura’ ci sembra giusta per Francesco Landolfo. Per frenare l’astinenza dal successo che durava da nove mesi (il 16 febbraio 2020 contro il Gravina, prima dello stop per Covid-19) e conquistare la prima vittoria della stagione, serviva un colpo di genio, un colpo di fortuna: perché entrambe, intuizione e fato, sono legate nel calcio. All’84’ l’allenatore neroazzurro si gioca l’ultima sostituzione e sceglie l’atleta classe 2001 come carta finale in una gara in bilico: un breve discorsetto e massima carica per gli sgoccioli del match. Dagli spalti tutti pensano ad un cambio difensivo, perché sulla carta Landolfo è un terzino destro ed invece no, viene inserito come esterno di centrocampo. E visto quello che è accaduto al 92′, non ci sono dubbi che intuizione e fato si siano sposate ancora una volta.

L’AZIONE GOAL. In un azione confusa al limite dell’area, il laterale napoletano non si dà per vinto e, con cazzimma (sarà concessa stavolta ndr), compie il sombrero su Di Vito, entra in area e, vedendo l’uscita del portiere che gli viene incontro, anticipa il movimento e di testa regala un assist ad Alessandro Falco, un altro 2001, che scaraventa immediatamente la palla in rete. Immediatamente tutti vanno a festeggiare con entrambi perché se è di Falco il goal, è di Landolfo la creazione.



TUTTO ALLE SPALLE. Ed in un’istante sembra dimenticato tutto quello che è successo negli ultimi due mesi, con l’esterno cresciuto nella Casertana che ha archiviato sia la sua positività al Covid-19 che il minutaggio zero imposto fino ad ora. Con quell’azione, in quei soli dieci minuti, Francesco Landolfo ha dimostrato il suo valore, che a Santa Maria Capua Vetere conoscono bene in virtù delle 60 presenze disputate nelle ultime due stagioni. Passare da titolare fisso a riserva non è mai semplice ma se quello di ieri è poi l’atteggiamento positivo che si produce quando si entra in campo, vuol dire che il diciannovenne si fa trovare pronto quando è chiamato in causa e la società se lo tiene caro.

SPAZIO. Di certo è un modo per dire che necessita di spazio. Ancor di più, dopo le avances di mercato che provengono da altri team che lo hanno visto giocare in passato e che gli garantirebbero la titolarità in piazze concorrenti e conterranee di Serie D. Lui di forza interiore ne ha, così come espresso in una storia su instagram: “Credi sempre in te stesso, nessuno lo farà mai per te” ed attende. Intanto ieri Clemente Santonastaso lo ha lodato nel post gara (CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA), lo stesso allenatore che lo ha cresciuto nella Berretti della Casertana diversi anni fa e che lo ha cacciato dal cilindro, all’improvviso. E se per conquistare la prima vittoria stagionale era necessario un episodio, lo ha compiuto l’Uomo della Provvidenza.

 

 


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