A Vairano è sempre festa, il Comprensorio è in serie D. Il presidente Rega: “Data dimostrazione della nostra forza, già a lavoro per il futuro. La fusione? Sette giorni e conoscerete tutto”



Luigi Rega presidente del Comprensorio Vairano

Con la chiusura anticipata dei campionati dilettantistici, a Vairano è potuta iniziare la festa per la promozione in serie D. Un traguardo eccezionale che quasi nessuno ad inizio stagione poteva immaginare. I gialloverdi hanno invece saputo mettere tutti in riga e centrare un traguardo storico. Come conferma il presidente Luigi Rega, quella del Comprensorio è una vittoria programmata in estate. “Abbiamo allestito una rosa altamente competitiva e che a conti fatti è stata la meno costosa di tutta l’Eccellenza italiana. Quando si ottengono risultati del genere spendendo poco la vittoria vale doppio perché significa che dietro c’è stato un lavoro importante di selezione dei giocatori, coesione del gruppo e organizzazione societaria. Al di là dei nomi abbiamo creato una squadra composta da giocatori che sapevano come vincere, profondi conoscitori della categoria e molto motivati. Un gruppo davvero formidabile, miglior attacco, miglior difesa con appena dieci gol subiti di cui sette su rigore. Nessuna sconfitta e dominio assoluto che ci ha portato meritatamente in serie D”.

Eppure a novembre era stato sollevato dall’incarico mister Pacilio sostituito da Urban tornato dopo la vittoria del campionato di Promozione: “A Pacilio vanno i meriti di aver saputo allestire la rosa ricercando i giocatori adatti a raggiungere i nostri obiettivi. Poi è arrivato Urban che ha continuato il lavoro del collega e io lo considero un fondista, capace di far rendere ognuno al massimo. E’ una garanzia e le due promozioni di fila sono la riprova”.



Il presidente Rega e mister Urban

Inevitabilmente il discorso scivola sulla fusione con i Tre Pini Piedimonte e Rega è categorico: “Gli incontri proseguono, abbiamo anche iniziato a mettere nero su bianco e i presupposti per fare qualcosa di importante ci sono. Giocare a Piedimonte era lo sfogo naturale del nostro progetto che all’inizio era quello di un comprensorio. Avevamo individuato in Vairano il fulcro centrale e sono ancora convinto che lo sia anche se non avendo un impianto idoneo siamo costretti a spostarci altrove. La nostra amministrazione non ha evidentemente ben inteso la caratura del progetto o forse non credeva che raggiungessimo gli obiettivi prefissati. I Tre Pini sono una società storica che da anni si candida ad essere il leader della zona matesina e ci identifichiamo nella zona. Stiamo lavorando per creare questo nuovo progetto, una società dedicata al calcio semiprofessionistico, un football club che possa arrivare il più in alto possibile. La tempistica? Fosse stato per noi avremmo già ufficializzato tutto, però ci rendiamo conto che vanno rispettate le esigenze degli amici di Piedimonte che dovranno metabolizzare la nuova costituzione dell’assetto societario. Siamo comunque d’accordo sulle linee programmatiche e tecniche e ritengo che nel giro massimo di sette giorni dovremmo chiudere. In caso contrario non ci sarebbero più le condizioni”.

In attesa di novità societarie, il presidente Rega si sta già muovendo per la D: “In realtà non ci siamo mai fermati – conferma – e stiamo valutando i profili dei nostri allenatori e di altri tecnici perché inevitabilmente quando c’è un salto di categoria vanno fatte sempre valutazioni dettagliate. Non diamo nulla per scontato né per quel che riguarda l’allenatore né per i calciatori. Di sicuro cercheremo di confermare innanzitutto la categoria perché essendo una neopromossa di più non possiamo pretendere. In due stagioni ci siamo ritrovati dalla Promozione alla serie D ed è giusto capire come funzionano le cose in un campionato nazionale in cui puoi anche ritrovarti a percorrere seicento-settecento chilometri per una trasferta. E’ una dimensione totalmente diversa perché poi vai a incontrare compagini che hanno militato in A, B o C. Un passo alla volta per cercare di costruire qualcosa di importante e duraturo negli anni e provare in quattro stagioni a giocarci un’altra promozione”.


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