Pezzella e la risalita del Campania Felix: “Siamo vivi, la prima vittoria fondamentale per il morale. Teano? Lo temo, sarà una partita di sacrificio”



 

Dino Pezzella

 CASERTA – Il Campania Felix sta dando un importate segnale di reazione alle altre compagini del girone A di Promozione, difatti la squadra di mister Pezzella ha ottenuto tre risultati utili consecutivi nelle ultime tre gare. Il tecnico originario di Frattamaggiore, chiamato a sostituire Miserini, ha cominciato il suo percorso già a campionato iniziato. Pezzella in passato è stato alla guida di campionati importanti, ha affiancato Teore Grimaldi in D con la Frattese e con il Savoia. Successivamente, dopo aver fatto da secondo a Suppa nell’Afragolese, ha preso in carico proprio le giovanili della squadra rosso-blù. Per Pezzella uno dei successi primari è quello con l’Edilmer Cardito, squadra con la quale il tecnico ha dato vita ad un vero e proprio sogno calcistico trascinandola dagli amatoriali alla Promozione. Con la conquista della prima vittoria in stagione, il tecnico parla della nuova panchina, del passato, dell’obiettivo salvezza e della prossima gara contro il Teano.



Dopo l’esperienza prima con l’Edilmer Cardito e successivamente con il Casavatore in Prima Categoria quest’anno ha deciso di accettare la panchina del Campania Felix. Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a ciò?

“Questa è una società seria, una società che ha voglia di fare calcio. Sono persone che ti fanno lavorare e ti mettono soprattutto in condizione di farlo, te lo permettono insomma. Alla base c’è sicuramente un forte rapporto umano che è, a parer mio, alla base di tutto. Questo rapporto umano mi permette di lavorare bene e di avere disponibilità da parte della società che si è messa totalmente a disposizione su tutto”.

Dopo un inizio non brillante del Campania Felix sono arrivati nelle ultime tre gare tre risultati utili: una vittoria e due pareggi. Il campionato è ancora lungo, crede che la sua squadra può dire la sua in questo girone?

“La nostra condizione atletica non era delle migliori, i ragazzi hanno anche cominciato tardi la preparazione. Ora siamo cresciuti atleticamente e si è visto con il Goti, se rimonti di due gol il Goti significa che atleticamente stai bene. Questa crescita è stata importante perchè ci ha portato qualche punto finalmente. La strada è ancora lunga, c’è ancora da crescere e lavorare ma comunque ho fortunatamente ho un gruppo che mi segue molto”. 

A proposito di risultati utili, nella settima giornata è arrivata la prima vittoria in campionato, di misura 1-0 contro il Cellole. Quali mosse secondo lei hanno portato alla vittoria? Quanto entusiasmo c’è?

“Un po’ di entusiasmo l’avevamo già acquisito con il pareggio di Goti, la rimonta dei due gol, dal 3-1 al 3-3,  è la prova che la squadra è viva. Con il Cellole abbiamo invece fatto un passo in avanti sulla fase difensiva, infatti il non prendere goal ci ha permesso di portare l’intero bottino a casa. Siamo cresciuti sotto quest’aspetto, puntando alla salvezza la fase difensiva è un punto di vista fondamentale. Per quanto riguarda la fase offensiva stiamo crescendo, sto vedendo comunque buoni risultati, non dico che è il livello del calcio che vorrei fosse fatto ma come ho detto precedentemente i ragazzi mi seguono e stiamo pian piano mettendo in atto un calcio piacevole”.

L’obiettivo del Campania Felix è la salvezza. Crede si possa raggiungere?

Abbiamo solo 5 punti, per i play-out ne servono almeno 24. Sappiamo che sarà una salvezza sudata, giocata fino all’ultimo secondo. Dobbiamo continuare a crescere, molto probabilmente dovremo passare per i play-out, ci sarà da sacrificarsi ed il gruppo mi segue tatticamente, con questi presupposti si può aspirare a rialzarsi tutti insieme”. 

Qual è il suo ricordo più bello legato al mondo del calcio?

“Questa è davvero una bella domanda. Di belli ne ho vissuti tanti, uno che mi torna in mente è una partita Afragolese – Savoia. Io ero allenatore in seconda e quel giorno ero da solo in panchina, avevo alle spalle tutto il pubblico del Savoia. Eravamo sul campo di Frattamaggiore ed io ero triplo ex perchè ero stato con la Frattese e l’anno precedente con il Savoia, che inoltre mi riporta alla mente ricordi bellissimi, e fu una situazione che mi suscitò emozioni strane ma belle, particolari insomma”. 

Ha avuto esperienze anche con i settori giovanili, come l’Afragolese per esempio. Quali sono secondo lei le sostanziali differenze tra le Giovanili ed i Campionati maggiori?

“Una differenza importante, a parer mio, è che nelle giovanili si dovrebbe lavorare sulla crescita del calciatore che spesso viene messa da parte per essere sostituita con la voglia di far risultato. Il risultato è importante, è importante allenare il ragazzo al raggiungimento del risultato ma si deve puntare principalmente alla crescita del ragazzo, a farlo diventare un calciatore migliore. Quindi impiegare più tempo nella spiegazione pratica delle nozioni di calcio. Nei Campionati maggiori è diverso, nella maggior parte dei casi si ha a che fare con ragazzi già formati,che già sanno cosa fare, quindi in quel caso il ruolo dell’allenatore non serve a formare il giocatore bensì a trarre il meglio da ogni calciatore. Per farlo c’è bisogno anche di flessibilità e di comprensione, capire chi hai di fronte e cosa può darti ed ovviamente cercare il risultato”. 

Il prossimo turno vi vedrà impegnati tra le mura amiche contro il Teano. Ogni partita è a sè ma cosa pensa della compagine avversaria e quali crede siano le mosse che possano farvi vincere il match?

“Le mosse che potrebbero farci vincere il match spero di conoscerle ma non posso dirtele – ride – . No scherzi a parte, è una squadra che conosco con un ottimo allenatore e che esprime un ottimo calcio. Ha giocatori importanti, due che ho allenato anche io Pezzullo e Castiglione, che non sono solo ottimi calciatori ma anche due ragazzi eccezionali. Il Teano per le qualità che ha ha raccolto poco secondo il  mio punto di vista, ad esempio con l’Acerrana per me meritava qualcosina in più, tranne il black-out degli ultimi 10 minuti. Temo il Teano, la nostra sarà una partita di sacrificio. Sappiamo che ha un ottimo palleggio, e quando si ci trova davanti a qualità del genere si tende fondamentalmente a correre a vuoto. Dobbiamo essere bravi a stare sulle giuste posizioni, diciamo a fare il nostro gioco. Abbiamo tanto rispetto per il Teano, sappiamo che è un tipo di squadra che se ingrana può tranquillamente arrivare in zona play-off”. 


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