VERSO AFRAGOLESE-GLADIATOR. L’ex di turno Masecchia carica i suoi: “Vogliamo la finale, pronti a fare la nostra partita”



Giovanni Masecchia (foto Domenico Vastante)

AFRAGOLA  –  E’ terminato il campionato del girone A di Eccellenza, via ora alla fase dei play-off. Quattro squadre in gioco di cui tre partenopee: Giugliano-Frattese che si giocheranno l’accesso diretto alla Serie D domenica al “Menti”, mentre il primo turno vede impegnate Afragolese e l’unica casertana il Gladiator. L’Afragolese ha conquistato il terzo posto con 65 punti  chiudendo a soli cinque punti in meno della vetta. Diciannove vittorie, otto pareggi e tre sconfitte per i ragazzi di Giovanni Masecchia che si preparano quindi alla super sfida contro il Gladiator che andrà in scena al “Luigi Moccia” di Afragola, il 28 Aprile alle ore 16:30. Masecchia, ex nero-azzurro, nell’intervista da noi redatta parla del clima pre-partita e del cammino fatto dai suoi. Espone il suo pensiero da ex di questa gara e manda un messaggio ai suoi supporters per il super match play-off.

Il campionato ormai è terminato e siamo entrati nella fase play-off. Tirando le somme si aspettava questo epilogo? Cosa ne pensa del cammino fatto dai suoi ragazzi? Ha dei rimpianti?
“Rimpianti non ne ho, nel calcio bisogna sempre prendere il verdetto finale che dà il campo. L’unico rimpianto magari è il risultato di Giugliano, se fosse stato a nostro favore avremmo potuto addirittura giocarci il campionato con la Frattese fino all’ultima giornata. Ma in fin dei conti come ho già detto è il campo che parla, ha deciso che lo spareggio doveva essere Giugliano-Frattese e che noi dobbiamo preparare questa gara contro il Gladiator. Credo che abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere fare, di più non era possibile”. 



Il 28 Aprile ospiterete il Gladiator. Come sta preparando questa gara? Nel ritorno di campionato avete avuto la meglio sui sammaritani, crede di usare le stesse tattiche e lo stesso approccio di quella partita?
“Non lo so ancora, ogni partita è una storia a sè. Era una gara di campionato ed eravamo lontano dalle mura amiche,  oggi abbiamo la gara play-off con il fattore casa  e soprattutto due ipotetici risultati a nostro favore fino al 120′. Ogni partita va studiata e preparata per la valenza che ha, abbiamo tempo fino a domenica per trovare le giuste misure e per prepararla al meglio.” 

Lei è un ex della gara ed amato dal popolo neroazzurro. Ha particolare tensione o sensazioni per questa gara?
“E’ una partita a cui tengo molto. Ho avuto il piacere di far parte del Gladiator, fui voluto come allenatore degli Allievi dal direttore Governucci. C’era la famiglia Luce come presidenza e raggiungemmo la vittoria della Coppa Campania con i nostri ragazzi. Il legame tra me e la città è rimasto vivo, sono molto legato a loro. Ho un bel rapporto anche con le altre presidenze e gruppi dirigenziali che si sono successivamente occupate del Gladiator. Quando vado a Santa Maria credo di essere di casa”. 

Quale crede sia il punto di forza del Gladiator? Quale, invece, il punto debole dove poter eventualmente attaccare?
“Io credo che loro siano ben organizzati in ogni reparto, hanno davvero una buona squadra. Avranno i loro punti deboli come sicuramente anche noi, oltre ai nostri punti di forza. Dirlo adesso è difficile, non si può a parer mio parlare ora di punti deboli e punti di forza, noi stiamo semplicemente cercando di preparare al meglio la gara”. 

Che tipo di sfida si aspetta tra la sua compagine e quella sammaritana?
“E’ una partita che io rispetto, credo che affronteremo come ho già detto una buona squadra con alle spalle una società forte. Secondo me questa partita sarà più difficile rispetto ad un eventuale passaggio del turno play-off. Sarà una sfida in cui tutti si metteranno in gioco perchè tutti abbiamo da perdere e da guadagnare. Loro cercheranno il passaggio del turno per salvare una stagione,  noi pur essendo in un certo senso i favoriti, dato anche il distacco di punteggio significativo visto in classifica, nel caso in cui non passassimo il turno sarebbe un brutto colpo. Caricare i ragazzi? Loro sanno come la penso, al di là di questa partita sanno quanto sono maniacale in questo lavoro. Ho caricato ed ho preparato questa partita, forse non ci crederete, come ho preparato quella di Aversa. Io credo che la mentalità vincente da trasmettere ad un gruppo deve essere continuativa. Non si deve snobbare nessuna partita e nessuna società, per stare al top ed avere risultati continui bisogna impegnarsi al massimo ed aver voglia di vincere sempre, in ogni partita.”

Il vostro play-off in attesa di conoscere l’esito di Frattese-Giugliano. Quale di queste due compagini preferirebbe affrontare?
“Questa è una bella domanda, a dire la verità non ci sto pensando. Sono concentrato sulla mia squadra per ottenere il passaggio di questo difficile turno. Sono rimasto contento e sorpreso da entrambe, sono due squadre forti, la classifica parla e se entrambe sono arrivate prime è perchè hanno dimostrato qualcosa. Forse il Giugliano ha qualche elemento che ha vinto qualcosa in più che quindi è più abituato a vincere. Non me ne vogliano le altre società, ma vorrei che salissimo tutte e tre semplicemente per ciò che si è visto in campionato. Giugliano, Frattese ed Afragolese sono le tre compagini che fino alla fine hanno combattuto e non hanno mai mollato, purtroppo questo non può accadere quindi ognuno se la giocherà in questa lotta play-off e che vinca il migliore”.

Il suo ricordo più bello in maglia nero-azzurra. 

“Il mio ricordo più bello in maglia nero-azzurra è senz’altro la vittoria della Coppa Campania con gli Allievi. Ricordo la gioia negli occhi dei ragazzi e fu bellissimo. Inoltre in quella finale un gruppo di tifosi della prima squadra venne a sostenerci e fu un gesto bellissimo, indimenticabile. Fu la mia prima soddisfazione da Allenatore”.

Domenica è previsto il pienone al “Moccia” pronto a tingersi di rossoblù.
“Io credo che il nostro pubblico non abbia bisogno del mio messaggio. Sono rimasto esterrefatto da questa tifoseria, amano la maglia in un modo incredibile, è un amore viscerale. Sono sicuro che domenica saranno tantissimi a sostenerci. L’unico appello che posso fare è che devono starci vicino perchè loro sono il nostro dodicesimo uomo in campo”.

 


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