IL GESTO EROICO DI MANCOSU. L’ex Casertana salva la vita a Scavone: un cuore d’oro che all’ombra della Reggia non dimenticheranno mai



Mancosu e Ciciretti aiutano Scavone (foto SoloLecce)

CASERTA – Freddezza, tempestività e un cuore immenso. Se Manuel Scavone, dal suo letto d’ospedale, può salutare l’intero mondo del calcio e sognare di ritornare a giocare presto, lo deve a quanti ieri sera si sono spesi per salvargli la vita. Eroismo e altruismo si mescolano in momenti che hanno tenuto con il fiato sospeso migliaia di tifosi, chi era allo stadio “Via del Mare” di Lecce, chi era incollato davanti alla tv, chi lo ha letto sui vari siti, chi lo ha saputo per passaparola.

PENSIERO TORNATO A MOROSINI. In un attimo tutti gli amanti del calcio sono ritornati indietro di sette anni, a quel maledetto 14 aprile 2012, quando Piermario Morosini perse la vita nella partita di Serie B tra Pescara e Livorno. Tutti con le dita incrociate a sperare che il destino non fosse malevolo con il centrocampista ex Bari e Pro Vercelli. Stavolta, per fortuna, il calcio non piange un proprio atleta. Stavolta, l’intervento decisivo dei calciatori e dei medici ha evitato una nuova tragedia.



EROI. Quando, dopo pochi secondi dal fischio d’inizio della gara tra Lecce e Ascoli, è avvenuto lo scontro tra Scavone e Beretta, i ventidue in campo si sono accorti immediatamente della perdita dei sensi del difensore giallorosso ed hanno richiamato in fretta le panchine. Due su tutti hanno percepito la gravità della situazione e si sono immolati, come eroi, per salvare la vita a Scavone. Si tratta dell’ex calciatore della Casertana Marco Mancosu, attuale capitano dei salentini, ed Amato Ciciretti, nuovo acquisto dell’Ascoli e di proprietà del Napoli.

L’INTERVENTO. I due lo hanno aiutato, estraendo la lingua e permettendogli di continuare a respirare. Mancosu poi si è spostato di corsa verso i tabelloni pubblicitari, spostandoli di peso per facilitare l’ingresso dell’ambulanza. Così i medici sono intervenuti in tempo ed hanno permesso di prestare le necessarie operazioni di soccorso al calciatore che è stato immediatamente trasportato in ospedale. E già nella serata è stata pubblicata una foto sui social in cui Scavone ha ringraziato i tanti che hanno mandato messaggi e si sono preoccupati per la sua salute.

Marco Mancosu e le scarpe messe all’asta

CUORE D’ORO A CASERTA. In maglia rossoblu nelle stagioni 2014-2015 e 2015-2016, Marco Mancosu ha abituato Caserta alle sue innate doti. Non solo quelle calcistiche, su tutte l’indimenticabile emozione regalata il 6 gennaio 2015, con il rigore segnato al 93’ contro i rivali della Salernitana. Bensì quelle umane, con tante belle iniziative del centrocampista sardo che tanti ancora ricordano. Una su tutte è bene ricordare. La decisione di mettere all’asta gli scarpini con i quali si presentò sul dischetto nel derby, per raccogliere fondi per il suo compagno di squadra Michel Cruciani, la cui figlia Victoria soffriva di una grave retinopatia ed è stata costretta ad una delicata e costosa operazione agli occhi negli Stati Uniti che, fortunatamente, è andata nel migliore dei modi.

Ieri come allora, Marco Mancosu ha dimostrato di avere un grande cuore. Che a Caserta non hanno mai dimenticato e che apprezzeranno per sempre.


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