Il prof. Capone innamorato del Gladiator: “Monitoro tanti giovani del Basso Lazio. Con De Felice un legame solido, mentre due anni fa…



SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sin dall’inizio della stagione, il professore Giulio Capone sta dando una mano alla società del Gladiator nelle vesti di punto di riferimento nella zona del Basso Lazio e della zona aurunco-domitia. Conoscitore ed appassionato di calcio, lo lega al presidente Giacomo De Felice un rapporto molto solido, per cui quest’anno ha deciso di mettersi a disposizione per il club neroazzurro, rilanciato dall’unione Aveta-De Felice.

IL SESTO SENSO. Un rapporto che ritorna a distanza di due anni di quello che poteva essere e non è stato, nella stagione 2016-2017: “Due anni fa non presi a cuore la cosa perché riscontravo problemi tra Giacomo De Felice e Raffaele D’Anna. Riscontravo problemi in società, infatti non mi sentivo in grado di fare un discorso con loro, convinto che prima o poi il rapporto si sarebbe interrotto. E così è stato. A 70 anni di esperienze ne ho vissute tantissime e do peso alle mie sensazioni. De Felice si dava da fare, era impegnatissimo ma non c’era quiete”.



L’ATTIVITA’. Negli anni ha svolto incarichi con Casertana, Progreditur Marcianise, ASD Casapulla calcio, ASD New Cales e SSD Suio Terme. Ora la nuova esperienza al Gladiator che gli dona tanto entusiasmo: “Per il tipo di lavoro che sto svolgendo, mi sto trovando bene, nella zona del Basso Lazio e dell’Alto casertano valuto tutti i calciatori in ottica Gladiator. Ho una scuola calcio e monitoro i tanti giovani che fanno calcio nel territorio. A breve porterò col pullman ragazzini di Suio e Minturno al Piccirillo per far vedere loro la partita. Poi ho già proposto a Michele Motta e Nicola Amoriello di far valutare alcuni promettenti ‘99 e 2000 dall’allenatore Giovanni Sannazzaro”.

IL LEGAME. Il professor Giulio Capone si sofferma sul legame con Giacomo De Felice, che in estate si è unito con Mattia e Salvatore Aveta per rilanciare il Gladiator: “Con Giacomo ci si conosce da un bel po’. C’è una stima profonda, mi dà le dritte sul Gladiator, infatti su TeleGolfo parlo spesso della realtà neroazzurra. Conosce tante persone nell’ambiente ed è una persona fondamentale per il calcio a Santa Maria Capua Vetere. Insieme alla squisita famiglia Aveta è un connubio vincente. Con lui viaggio sulla stessa barca, in funzione della Serie D che spero diventi presto la categoria del Gladiator”.


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