Il Cellole si riscatta e abbatte con un poker la Vis Capua



Il Cellole con il presidente Freda

Vittoria tra le mura amiche del “Montecuollo” per il Cellole del presidente Angelo Freda e del vice Angelo D’Onofrio che riscatta la bruciante sconfitta di Castelpoto e l’eliminazione in Coppa Campania superando per 4-1 la Vis Capua. Rossoblu subito in vantaggio al quarto d’ora di gioco con Martino che trasforma in maniera impeccabile un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per atterramento in area di Ruberto. La Vis Capua prova a reagire e a far male i padroni di casa scodellando palloni in mezzo per i propri attaccanti che però sbagliano la mira. Ruberto prova ancora ad impensierire la difesa avversaria, ma la conclusione del numero dieci del Cellole in mezzo a tre avversari sfila di poco fuori. Al 38′ a concretizzare la manovra rossoblu ci pensa Lunardo che è bravo a sfruttare al meglio un lancio a scavalcare la difesa e a battere il portiere con un bel tiro di sinistro in diagonale. Prima frazione che si chiude sul 2-0. Nella ripresa è ancora un Cellole a trazione anteriore che ci prova prima su calcio di punizione e poi con passaggi filtranti a innescare verso l’area i propri attaccanti che sotto porta sprecano il possibile tris. Al 67′ sale di nuovo in cattedra Lunardo che con un’azione fotocopia del secondo gol, questa volta a porte invertite, solo davanti a Del Bene insacca il 3-0. Il Cellole si rilassa e forte del triplo vantaggio si concede uno svarione in difesa con Aglione che d’esperienza ruba palla in area ad un difensore rossoblu e all’85’ in modo facile mette dentro la rete della bandiera per la Vis Capua. Tre minuti dopo è Ruberto ad allungare nuovamente i gol di scarto con un’azione personale insistita che permette al Cellole di arrotondare il risultato e all’attaccante  portare a tre le reti in campionato ed essere il miglior realizzatore del Cellole fino ad ora. Brutto ko per la Vis Capua che frena dopo un avvio esaltante con quattro punti raccolti tra Paolisi e Vitulano. Vittoria che sull’altro fronte dà morale alla truppa di Cimino dopo una settimana non certo semplice.




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