Per l’ex Bonaldi una sfida speciale al Picchi: “Livorno e Casertana fatemi divertire. Pronostico? In estate nulla è scontato e non sottovaluterei i rossoblù…”



Bonaldi in azione

E’ partito dalle giovanili del Cecina chiudendo nella squadra della sua città il Venturina. In vent’anni di carriera Enio Bonaldi di soddisfazioni se n’è tolte. Promozioni in B, C1 diventando idolo delle tifoserie. A Caserta arrivò piuttosto giovane segnando 18 gol in poco meno di sessanta partite. Calcio vero quello di metà anni ottanta, ben diverso da quello attuale. Bonaldi però lo segue ancora perché in fondo resta la sua passione. E domenica sarà in tribuna all’Armando Picchi per rivedere quei colori che ha difeso tra l’85 e ’87.

Enio che Livorno dobbiamo attenderci?



“Sicuramente una squadra in fase di rodaggio come del resto tutte in questo periodo. La stessa Casertana è alle prese con esperimenti estivi e perciò sarà un incontro in cui niente è scontato”.

Livorno che torna in B e affida la panchina a un idolo come Lucarelli. C’è entusiasmo tra la tifoseria?

“Direi di sì anche perché lo stesso Lucarelli ha portato entusiasmo e gli stanno anche costruendo una buona squadra. Manca ancora qualcosa a centrocampo ma se riusciranno a prendere giocatori giusti e con il calore del pubblico potranno fare bene”.

Enio Bonaldi

La Casertana è in attesa di completare la rosa ma ha secondo te qualche possibilità di tentare il colpaccio?

“Sono partite di agosto e nel calcio di oggi non puoi dare nulla di scontato. Non c’è quel divario tecnico come negli anni ottanta quando ad esempio andammo a Torino con la Juve e non ci fu partita. In questo periodo estivo le categorie di differenza sono relative e non escludo sorprese. La Casertana potrebbe tranquillamente fare il colpaccio”.

Intanto il bilancio in Toscana è in parità e in Coppa Italia i rossoblù hanno sempre ben figurato…

“Tradizionalmente la Casertana è stata spesso la bestia nera del Livorno. Quando giocavo io una vittoria e un pareggio, sono sempre state gare combattute anche se erano in C1 e motivazioni diverse. Il Livorno deve stare attento, non potrà permettersi il lusso di sottovalutare l’avversario perché il divario è minimo. Inoltre con la partita secca l’equilibrio è sottile. Quando una formazione di C affronta una di B le motivazioni sono particolarmente alte. E poi è vero i rossoblù nei primi turni di Coppa Italia hanno spesso sovvertito il pronostico e spero vivamente di assistere ad una bella partita domenica sera”.


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