Mister Agovino prova a scuotere l’Aversa: “Qui per tentare un miracolo sportivo. Daremo l’anima fino alla fine ma la salvezza non dipenderà solo da noi”



Mister Mauro Agovino

Mauro Agovino ha diretto oggi il primo allenamento a Trentola Ducenta. Il nuovo allenatore dell’Aversa Normanna ha parlato a lungo con la squadra guardando ogni calciatore dritto negli occhi. In questi giorni lui avrà un compito soprattutto psicologico: “In questi momenti bisogna lavorare più che altro sulla testa. Mancano solo due gare alla fine e la classifica è importante e va tenuta in considerazione. E’ necessario però lavorare più che altro nello spogliatoi, sulle teste dei singoli. Se c’è una classifica così deficitaria un motivo ci sarà. In queste ore conoscerò il gruppo, mi renderò conto delle problematiche e tutti insieme proveremo a compiere un miracolo sportivo. D’altra parte se sono qui è perché la società ci crede e con il direttore Orabona proveremo insieme a risollevare le sorti dell’Aversa”. Al suo arrivo nel campo sportivo di Trentola Ducenta presente anche una delegazione di tifosi a cui ha parlato chiaro: “Sono carico e l’ho ribadito più volte ai nostri tifosi. Qualcuno mi ha chiesto chi me l’ha fatto fare ma mi piacciono le sfide e il calcio è bello proprio per questo. Una cosa è sicura: daremo il massimo, getteremo il cuore oltre l’ostacolo. Daremo l’anima nei restanti centottanta minuti”.

Agovino durante l’allenamento

In teoria la salvezza diretta è ancora possibile ma bisogna essere realisti: “La matematica non ci condanna ancora però ci sono anche gli scontri diretti sfavorevoli. Non dipende solo da noi perché se riuscissimo ad ottenere sei punti e gli altri ne facessero meno allora si compirebbe un’impresa incredibile. A parte la vittoria di due settimane fa la squadra ha inanellato una serie di sconfitte di fila che l’hanno relegata in zona playout. Lotteremo con tutte le nostre forze fino all’ultimo istante dell’ultima giornata. D’altra parte sono tornato per il legame che c’è con l’Aversa essendo stato prima giocatore e poi allenatore del settore giovanile. Una parentesi anche in Lega Pro all’epoca di mister Sergio, conosco il calore e la passione dei nostri tifosi e capisco la loro amarezza. Probabilmente non è andato giù oltre le sconfitte anche l’atteggiamento sbagliato da parte di qualcuno. Questo è quello che ho capito nell’incontro che ho avuto ma assicuro che onoreremo loro, la società e la maglia che rappresentiamo”.




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