Afragolese, divieto di trasferta per i tifosi a Mondragone. Monta la polemica del club rossoblu



L’Afragolese davanti ai propri tifosi

AFRAGOLA – Domenica mattina alle 11 il Mondragone ospiterà l’Afragolese, nel big match del 22° turno del girone A di Promozione. Nelle scorse giornate è arrivata la decisione della Prefettura di Caserta che ha vietato la vendita ai residenti della città di Afragola, in seguito agli scontri avvenuti fuori allo stadio “San Mauro” tra tifosi dell’Afragolese e della Puteolana 1902. Di seguito il comunicato dell’Afragolese che esprime la propria amarezza per l’assenza dei tifosi in una partita così delicata e per una motivazione criticata.

IL COMUNICATO DELL’AFRAGOLESE



La Vis Afragolese 1944 apprende con stupore e profondo rammarico la decisione della Prefettura di Caserta di disporre per la gara di domenica a Mondragone il divieto di vendita dei tagliandi per i residenti nella città di Afragola. Tale provvedimento è giunto in seguito alla determinazione n.8 del Casms dello scorso 8 febbraio “per le recenti intemperanze – si legge nella notifica che ci è giunta – poste in essere da un folto gruppo di tifosi dell’Afragolese, giunto appositamente dal limitrofo comune di Afragola per cercare lo scontro con la tifoseria della Puteolana in occasione dell’incontro Casoria – Puteolana dello scorso 4 febbraio”. La società esprime profondo disappunto per tale decisione, basata solo sulle dichiarazioni del presidente della Puteolana Carmine Franco ad alcuni organi di stampa. Basta davvero così poco per vietare ad una tifoseria di seguire la propria squadra in trasferta? Alla fine sono sempre gli afragolesi a pagare. Perché non è stato adottato alcun provvedimento nei confronti dei puteolani che dopo la partita Puteolana – Afragolese hanno attaccato i nostri tifosi all’esterno del settore ospiti dello stadio di Pozzuoli con un fitto lancio di pietre e fumogeni? Sia chiaro, la Vis Afragolese 1944 prende le distanze da qualsiasi episodio di intemperanza, ma non comprende tutto questo accanimento nei confronti della sua tifoseria, accusata di aver provocato disordini senza di fatto le prove certe della presenza degli stessi nei pressi del settore ospiti dello stadio San Mauro di Casoria lo scorso 4 febbraio.


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