Motta e l’amore profondo per il Gladiator: “Da una vita in neroazzurro, credo in questo progetto. Il Piccirillo ci manca”



Michele Motta, allenatore del Gladiator

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La doppia vittoria contro il Cimitile e l’Hermes Casagiove ha risollevato il morale del Gladiator. La crisi di fine 2017 ed inizio del 2018 sembra essere solo un brutto ricordo ed infatti i neroazzurri del presidente Gaetano Signore sono a lavoro per migliorare la classifica. La quinta posizione che vale il raggiungimento dei play-off dista sette punti (31 Gladiator, 38 Rinascita U.S. Vico), ma da parte di Silvestro & soci c’è tutta l’intenzione di provare a raggiungere quello che è l’obiettivo prefissato dalla nuova proprietà, al momento dell’insediamento nel mese di dicembre.

UNA VITA IN NEROAZZURRO. Da figura esperta dello sport cittadino, Michele Motta è ben consapevole delle difficoltà ma fino all’ultimo proverà a regalare al nuovo progetto un finale di stagione coi fiocchi. L’attuale allenatore vestì, a quattordici anni, per la prima volta la maglia neroazzurra nel 1970, l’anno dei Mondiali in Messico, nel campionato che all’epoca si chiamava Nucleo Addestramento Giovani Calciatori. Più tardi collaborò con Cecco Mazzetti nell’anno di Serie D del 1979 ed in seguito prese il tesserino d’allenatore che allora si chiamava Terza Categoria ed adesso Uefa B. Un legame indissolubile con il Gladiator che lo ha portato a seguire la squadra in Eccellenza e Promozione in svariati ruoli, da allenatore, team manager e direttore generale.



SOGNO PLAY-OFF. Per una persona colta e competente che ne ha viste tante in carriera niente è impossibile: “Nello sport tutto può succedere. Bisogna mettere quanti più punti in cascina e provare ad ottenere il massimo risultato: la qualificazione ai play-off. Ci precedono altre squadre, quindi non dipende tutto da noi, anzi ci abbiamo messo del nostro perdendo dei punti all’inizio del 2018. Giocheremo al massimo partita dopo partita, poi tiriamo le somme. Contro una buona squadra come il Vitulazio, intendiamo continuare sulla scia positiva, intrapresa da due gare a questa parte, poi il campo è quello che emette le sentenze. Io mi auguro che il black out di inizio 2018 sia passato. Può capitare di incappare in una scivolata, spero che la strada sia un pendio dolce da portare avanti”.

IL RINGRAZIAMENTO. L’ex tecnico della Casertana in Serie D è stato investito della carica di allenatore, appena il nuovo gruppo ha rilevato il titolo dal vecchio presidente, e sceglie parole al miele per ringraziare: “Come sammaritano mi sento di ringraziare il gruppo di imprenditori guidato da Gaetano Signore. Un sentito ringraziamento oltre come tecnico ma anche come sportivo è doveroso perché dopo tanti anni il titolo è ritornato in mano ai sammaritani. Siamo riusciti, ed utilizzo la prima persona plurale perché mi sento parte integrante di questo progetto, composto da un gruppo di persone perbene e senza interessi che tengono al futuro calcistico di Santa Maria Capua Vetere ed hanno i colori neroazzurri nel cuore. Sono onorato e gratificato della scelta di avermi affidato la panchina per riassestare il Gladiator nell’inizio di questa avventura”.

IL PICCIRILLO. Tanti sono i sogni della nuova proprietà che è partita quest’anno per ritornare quanto prima in categorie superiori: “Sono fermamente convinto che questo è solo il punto di partenza. Sono convinto che, ritornando a casa, allenandosi e giocando al Piccirillo, si possa ricreare l’entusiasmo e l’affetto. Con questi presupposti si può far bene, senza fare voli pindarici, perché comunque bisogna calarsi nelle disponibilità di Santa Maria Capua Vetere. Il Piccirillo ci manca, basti pensare che Macerata Campania è la nostra attuale sede d’allenamento ma abbiamo potuto fare poche sedute questa settimana. In un inverno talmente piovoso che il campo era allagato, martedì siamo stati costretti ad allenarci sulla pista, senza poter mettere a frutto la tecnica e la tattica che si possono esprimere sul campo. Ma più di tutto” – conclude l’allenatore – “mancano i tifosi, che fanno del Piccirillo un punto di incontro e di riferimento. Non vedo l’ora di ritornare così anche i calciatori, che stanno dimostrando grande professionalità ed abnegazione, capiranno quanto è caloroso il supporto dei sammaritani per il Gladiator”.


error: Content is protected !!
P