Le fatiche di Coppa Italia pesano sulle spalle della Casertana: il Rende si deve accontentare del pari al “Pinto”



CASERTA. Casertana e Rende non si fanno male nella sfida valevole per la sedicesima giornata del girone C di Serie C. Non è di certo questa la gara in cui è stato possibile assistere al calcio spettacolo. Le due compagini hanno preferito la sostanza alla forma, badando al sodo e dare continuità alla striscia di risultati utili consecutivi. Poche le emozioni e tanti gli sbadigli nello 0-0 finale, caratterizzato dalla stanchezza per la sfida di Coppa Italia di mercoledì contro la Sambenedettese, terminata ai tempi supplementari. Per i falchetti di Giuseppe D’Agostino è il terzo risultato consecutivo, dopo la vittoria interna con la Paganese ed il pareggio di Catania contro la Sicula Leonzio. Con quattordici punti i rossoblù restano al quartultimo posto, a stretta distanza con una serie di squadre. Un pari prezioso che innalza il morale, poiché è stata bloccata una delle formazioni più in forma del momento, il Rende che è quarto in classifica. Tutto sommato ci si aspettava qualcosa in più dai calabresi ma, osservando la partita, è stato evidente che hanno preferito concedere spazio alla Casertana

PRE-PARTITA. Moduli speculari per i due allenatori Luca D’Angelo e Bruno Trocini che si affidano al 3-5-2. Tra i padroni di casa Ferrara prende il posto di Galli, mentre Lorenzini completa il trio difensivo con Polak e Rainone. Grande assente il folletto Carriero, appiedato per un turno di squalifica, così in attacco spazio a Marotta ed Alfageme. L’allenatore ospite Bruno Trocini preferisce all’ultimo Gigliotti al posto di Vivacqua. Actis Goretta guida il reparto avanzato insieme a Rossini, mentre in panchina l’illustre ex Ricciardo.



PRIMO TEMPO. Le fatiche del passaggio del turno di Coppa Italia si fanno sentire per la Casertana. Mercoledì i falchetti del ds Aniello Martone hanno estromesso la Sambenedettese di Eziolino Capuano con una rimonta vincente, usufruendo dei tempi supplementari che hanno tolto tante energie. Sin dal primo minuto si assiste ad una sfida dal ritmo blando. La posta in palio è alta soprattutto per i padroni di casa che necessitano di punti nel delicato discorso salvezza. Ragion per cui si preferisce difendersi con ordine e, almeno nella prima frazione, evitare di subire contropiedi pericolosi. Anche il Rende non vuole commettere errori, con l’intento di proseguire la grossa stagione fino ad ora disputata, con i 23 punti che li spingono al quarto posto. Per annotare la prima emozione bisogna aspettare il 16’ quando D’Anna spadroneggia sulla corsia destra e crossa al centro per Alfageme: lo stallone argentino liscia la sfera e sciupa una grossa occasione. Al 22’ si forma una mischia sugli sviluppi di un calcio di punizione, il tirocross di Ferrara viene rimpallato e ci prova Lorenzini di testa che trova la deviazione in angolo. Pieno equilibrio per oltre quindici minuti, con entrambe le compagini che si stuzzicano ma non si pugnalano. Le retroguardie vincono sistematicamente i confronti con gli attacchi, quindi lo spettacolo ci perde. Nell’unica azione in cui i calabresi vengono presi in contropiede, Marotta non dosa bene la misura del passaggio per De Marco che va in scivolata ma manda a lato. Decisamente più pericolosa l’unica chance dei primi quarantacinque minuti per gli ospiti che sfiorano il vantaggio al 45’. Sul cross di Laaribi, Franco svetta di testa e colpisce la traversa piena. Sospiro di sollievo per il pubblico del “Pinto” che scampa il pericolo. Si torna negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

SECONDO TEMPO. La ripresa si svolge con lo stesso leit motiv della prima frazione. Gli schieramenti non cambiano ed il ritmo non vive alcuna accelerata. Laaribi ci prova su punizione dal limite: Cardelli blocca a terra (60’). Luca D’Angelo prova il tutto per tutto per conquistare l’intera posta in palio ed inserisce Turchetta e Padovan al posto di Rajcic e Marotta. Le sostituzioni imprimono l’effetto sperato, infatti al 72’ i falchetti costruiscono una bella azione, orchestrata da Alfageme e rifinita da Tripicchio che tenta la conclusione a giro ma non impensierisce Francesco Forte I. Ma è solo un’illusione che dura pochissimo. Anche il trainer ospite Bruno Trocini cambia il terminale offensivo, concedendo spazio a Ricciardo al posto di Actis Goretta. A dare maggiore vivacità alla gara è il promettente esterno offensivo classe ’97 Godano che fa intravedere personalità e belle giocate: se non butta al vento il suo talento, può ambire ad importanti palcoscenici. Nella parte finale spazio anche per Donnarumma, Boscaglia e Vivacqua, ma le emozioni latitano, così il match finisce 0-0.

Tabellino: CASERTANA-RENDE = 0-0 (parziali: 0-0; 0-0)

CASERTANA: Cardelli, Ferrara (79’ Donnarumma), Lorenzini, De Marco, Rajcic (62’ Turchetta), Marotta (66’ Padovan), D’Anna, Rainone, Alfageme, De Rose, Polak. In panchina: Benassi, Forte Francesco II, Santoro, Tripicchio, Colli. Allenatore: Luca D’Angelo

RENDE: Forte Francesco I, Pambianchi, Sanzone, Gigliotti (81’ Boscaglia), Actis Goretta (74’ Ricciardo), Rossini (89’ Vivacqua), Franco, Blaze, Porcaro, Godano, Laaribi. In panchina: De Brasi, Viteritti, Marchio, Piromallo, Germinio, Coppola, Calvanese, Modic Andrej, Modic Mihael. Allenatore: Bruno Trocini

ARBITRO: Andrea Capone della sezione di Palermo (assistenti: Pierluigi Mazzei e Vitantonio Lillo di Brindisi)

NOTE: Ammoniti: Franco, Gigliotti (C). Angoli: 3-0. Fuorigioco: 1-0. Recupero: 1 nel primo tempo; 5 nel secondo tempo. Spettatori: 1.200 con 50 provenienti da Rende


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