Il grido d’aiuto di Ciontoli: “Il Gladiator non merita queste categorie, spero che qualcuno possa risollevarci. Mi sento bene e la grande prova di Villa Literno lo dimostra”



Domenico Ciontoli, portiere della Sessana

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Passano gli anni ma Domenico Ciontoli non perde mai i riflessi. Il portiere casertano si dimostra uno degli interpreti per ruolo più forti della categoria e sabato scorso, in occasione del big match col Villa Literno, ha confermato il suo enorme valore, costringendo i liternesi al pareggio grazie ad una serie di miracoli ed alla respinta di un calcio di rigore al fratello maggiore di Lorenzo Insigne, Antonio. Solo il secondo rigore di giornata ha permesso al Villa Literno di segnare, ma poi all’88’ ci ha pensato Crescenzo Picozzi a concretizzare il pareggio a favore del Gladiator.

SUPER PERFORMANCE. Una prestazione che ha divertito lo stesso portiere classe ’85, che si sente vivo e vegeto e sempre pronto a difendere le squadre con cui gioca: “A livello personale è stata senza dubbio la miglior partita. A livello di squadra, diciamo che abbiamo tenuto il campo e nonostante i liternesi ci hanno messi sotto, in dieci uomini abbiamo fatto un‘impresa. Personalmente è stata una buonissima partita ma il merito è della squadra, che ci ha creduto fino all’ultimo, vedi il goal all’88’. Ci siamo difesi e poi siamo ripartiti. Pensando a questa partita, mi rendo conto ancora che posso dare tantissimo. Mentalmente sto bene e spero che questa fortuna mi sia ancora vicino”.



IL CAOS. Com’è oramai risaputo, il Gladiator vive un momento molto complesso ed il forte estremo difensore si augura in una svolta societaria: “Dispiace tantissimo perché la società Gladiator non può stare in queste condizioni. Ancora oggi non si trova nessuno che possa dare una mano. Santa Maria Capua Vetere è una piazza importante, ambita da tanti calciatori e non può accadere ciò. Ora ci stiamo autogestendo e questo ci fa onore, siamo un gruppo affiatato ed un gruppo di amici che va al campo e si allena. Stiamo dando tutto, sperando che questa situazione societaria si risolva. Lo facciamo per noi, anche perché il calcio non finisce a Santa Maria ed a dicembre, se nulla cambierà, saremo costretti a cambiare destinazione”.

LA PIAZZA. Ma il portiere ex Progreditur Marcianise e Sessana spera che tutti i problemi si risolvano al più presto, perché ha instaurato un ottimo legame con l’ambiente: “Mi trovo benissimo, consapevole di essere in una grande piazza. Può essere banale ma sono dell’opinione che il Gladiator non merita questi palcoscenici. Spero che qualcuno capisca la situazione e si possa fare avanti, venendo a dare una mano. Noi siamo lì e ce la possiamo giocare con tutti. Siamo una buona squadra, manca qualche tassello in un ottimo gruppo. Basta poco infatti la squadra, non ha tante spese mensili, poi ci sono tanti giovani, con cinque sei grandi. Sarebbe un vero peccato buttare tutto all’aria. So che ieri sera era in programma un incontro tra i dirigenti e una cordata sammaritana, spero che abbia avuto esito positivo”.

IL MERCATO DI DICEMBRE. Per il momento la squadra vive un regime di autogestione sotto la direzione del difensore Daniele Silvestro, in attesa dei risvolti societari: “La speranza è che a dicembre viene acquistato qualche tassello. L’allenatore è fondamentale, senza allenatore noi possiamo autogestire fino ad un certo punto ma non possiamo dare quel quid in più. Alla società do il consiglio di prendere un allenatore di categoria, un allenatore che ci dà una mano, senza inventarsi niente, e che ci tiene alla città ed alla maglia”.

LA QUERELLE STADIO. Ed infine, di primaria importanza, è la risoluzione della querelle Piccirillo: “E’ un’altra pecca che è successa quest’anno. Non avere la possibilità di andare a giocare è una cosa brutta, il tifoso si sente abbandonato perché lo capisco se ogni volta non può venire fuori casa. E’ una cosa scandalosa, non esiste perché ci sono altre piccole realtà che hanno stadio e noi invece non abbiamo un campo. Non esiste non avere un campo per fare allenamento, noi stiamo andando a Macerata Campania e domani mattina giochiamo alle 10.30 a Curti contro il Puglianello, in quanto non si è trovato il campo che ci ospita. Devono risolvere altrimenti si fa dura. Io spero” – conclude il pipelet – “che la principale discussione tra i nuovi e vecchi dirigenti sia quella di risollevare il Gladiator. Noi stiamo arrivando al limite perché poi bisogna vedere cosa fare. Io ho famiglia, altri hanno famiglia, under hanno varie spese: è arrivato il tempo di mettersi la mano sulla coscienza e risolvere le problematiche per il bene del Gladiator”.


error: Content is protected !!
P