Intervista a 360° a De Riso sul nuovo Gladiator: “Mi attivo per non far sparire il calcio in città, non per scopi politici. D’Anna? Il Piccirillo resti intatto; ai tifosi delusi dico che…



Paolo De Riso

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Dalle ceneri della creatura, che la passata stagione ha fatto sognare i tifosi sammaritani in Serie D, sta per sorgere il nuovo Gladiator. Grazie all’acquisizione del titolo del Santa Maria La Fossa appena pochi giorni prima della scadenza dei termini per l’iscrizione al campionato di Promozione 2017/2018, il gruppo che fa capo a Paolo De Riso ha deciso di ripartire dal basso, pur di non veder scomparire completamente il team neroazzurro dai radar calcistici. Rischio che si è corso perché, dopo il fallimento, solo in pochi si sono mossi al fine di evitare che quest’anno Santa Maria Capua Vetere rimanesse senza calcio.

IN CONTINUA EVOLUZIONE. Fino ad ora sappiamo poco di questo nuovo progetto, quindi abbiamo intervistato Paolo De Riso, assistente capo di Polizia Penitenziaria ed in passato consigliere del Comune di Santa Maria Capua Vetere, che ci svela le informazioni iniziali. Novità ce ne saranno ma per il momento restano top secret: “Siamo in continua riunione per allargare la cordata. Ci sono contatti anche con l’altro gruppo interessato alla rifondazione del Gladiator, l’entourage di Maurizio Gaudiano. Non c’è alcun tipo di problema, senza retroscena e sorprese. Siamo disposti ad allargarci con l’ingresso di chiunque, l’importante è non far sparire lo sport a Santa Maria Capua Vetere”.



QUESTIONE STADIO. Immediatamente dopo il rilevamento del titolo, è iniziata l’interazione dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra. Vari discorsi affrontati e su tutti la questione tribune prefabbricate che, secondo quanto si vocifera, la famiglia D’Anna vuole indietro: “Stiamo lavorando con il sindaco per l’affidamento provvisorio del Piccirillo. Ora siamo a cavallo di Ferragosto, quindi l’opera è rallentata ma siamo sulla strada giusta. Dell’ultima voce sulla richiesta delle tribune dei D’Anna ne ho sentito parlare. Sono notizie discordanti tra di loro; non conosco quello che è successo nella gestione precedente, fatto sta che il Piccirillo è diventato un gioiello grazie all’impegno di chi ha gestito la società nella stagione appena conclusa. A prescindere da tutto, il sindaco mi ha detto che farà di tutto per non toccare il Piccirillo e lasciare tutto così com’è”.

LA SCINTILLA. Da sempre tifoso del Gladiator, De Riso spiega cosa lo ha indotto a scendere in campo: “La scintilla è scattata nel momento in cui vedevo che nessuno prendeva iniziativa. Infatti nell’ultimo giorno utile, il 3 agosto, abbiamo presentato l’iscrizione. Il pericolo è che nessuno avrebbe acquisito altro titolo, quindi col mio gruppo ci siamo informati sui titoli del Galazia Maddaloni e del Santa Maria La Fossa, chiudendo l’operazione giusto in tempo. Nei prossimi giorni ci saranno novità sullo staff dirigenziale, per il momento molti preferiscono non uscire allo scoperto, anzi diversi soggetti non hanno intenzione di farsi notare pubblicamente per il bene per il Gladiator. Da parte nostra non vogliamo rompere equilibri. L’intenzione è quella di recuperare tutti coloro che ci tengono allo sport

IL RAMMARICO. Da parte dell’assistente capo della Polizia Penitenziaria un tentativo è avvenuto anche il 27 luglio, giorno ultimo della proroga per elargire la fidejussione in Serie D, ma era già troppo tardi: “Mi sono interessato all’ultima fase, purtroppo non c’era alcuna speranza fattiva. I tempi erano strettissimi perché in poche ora bisognava racimolare i famosi 31mila euro e partire alla volta di Roma. Se ci si fosse mossi prima, sono sicuro che avremmo salvato il Gladiator dal fallimento”.

L’OBIETTIVO. Per questo primo anno, non ci saranno voli pindarici ed obiettivi altisonanti. Sul campo si vedrà dove il Gladiator può arrivare: “Mi sto muovendo per il Gladiator perché da sempre sono un suo grande tifoso. E’ ovvio che il nuovo progetto deve crescere pian piano. Quest’anno sarà un campionato transitorio. Il Santa Maria La Fossa è una società sana. Se avessimo anticipato l’acquisizione, avevamo il punteggio già per tentare il ripescaggio in Eccellenza, ma a questo penseremo l’anno prossimo. Partiamo con i piedi di piombo; è inutile illudere i tifosi. Stiamo partendo con un anno di tempo avanti, così da farci trovare pronti nella prossima estate. Ora nel giro di pochi giorni cercheremo di includere il più possibile, evitando di creare malcontento. Ai tifosi chiedo di starci vicini in un momento tanto delicato”.

NESSUNO SCOPO POLITICO ALLE SPALLE. Infine l’ultimo argomento è relativo alla delusione dei tifosi. In questo momento, con la ferita ancora fresca per il fallimento, l’ambiente sammaritano è un colabrodo con tanti supporters che sono delusi ed arrabbiati allo stesso tempo. Per questo motivo Paolo De Riso, tifoso che vuole operare per il bene del Gladiator, fa un appello a tutti i sostenitori e sgombra il campo dalle illazioni di scopo politico: “Io ho cinquant’anni d’età, quindi negli ultimi anni ne ho viste di tutte i colori sul conto del Gladiator. Momenti del genere li abbiamo sempre superati. Da tifoso chiedo un po’ di pazienza e di farci lavorare in pace. A chi critica il fatto che la mia opera sia legata alla politica, rispondo che le elezioni sono lontanissime. I progetti neroazzurri legati allo scopo personale nascono ad un anno dalle elezioni, non oggi che ne mancano tre anni e mezzo. Tutto nasce dal mio attaccamento alla maglia, le persone avranno il tempo di giudicare il mio e nostro operato. Non voglio confondere nessuno sul fatto politico. Non sono né consigliere né parte dell’Amministrazione. Mi sto attivando, lo ribadisco ancora una volta, solo per il bene del Gladiator”.

 


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