Gladiator, la contestazione della Brigata Spartaco ha un nuovo bersaglio: striscione contro l’Amministrazione targata Mirra



Lo striscione della Brigata Spartaco dell’11 giugno

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Brigata Spartaco ne ha per tutti. Dopo aver punzecchiato la cordata sammaritana con un messaggio esposto venerdì (CLICCA QUI PER LEGGERE), in nottata il gruppo ultras neroazzurro si è ripetuto con un nuovo striscione che questa volta ha come bersaglio l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra. Forte e chiaro lo slogan utilizzato dai fedelissimi supporters sammaritani: “Amministrazione Comunale: prima selfie ed abbonamenti, ora tutti indifferenti”.

L’INDIFFERENZA. La Brigata Spartaco polemizza con l’attuale maggioranza per il comportamento contraddittorio adottato in merito alla vicenda Gladiator e lo si intuisce dalle parole utilizzate. All’inizio dell’anno, quando il progetto stava navigando a gonfie vele, il sindaco e gli assessori erano presenti nella conferenza stampa al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi ed allo stadio, garantendo il proprio apporto con l’abbonamento e diversi selfie immortalati nel Piccirillo restaurato. Ma, già dopo le disavventure giudiziarie di Morico, l’Amministrazione è scomparsa ed ora, come sottolineato dal gruppo, c’è totale indifferenza.



LA PAURA. La Brigata attacca l’immobilismo della classe politica locale che in queste settimane ha svolto un ruolo marginale nella vicenda relativa all’associazione sportiva più importante della città di Santa Maria Capua Vetere. Fatta eccezione per il benestare a concedere l’agibilità all’impianto di via Martiri del Dissenso, eliminando così ogni pericolo che il titolo venga trasferito in altra città, il sindaco Antonio Mirra viene criticato di vestire lievemente i panni di chi deve essere massima autorità posta a salvaguardia dello sport cittadino. E nel caso in cui il Gladiator dovesse fallire ed essere trasferito lontano dalla città dell’Anfiteatro, per l’attuale Amministrazione sarebbe una sconfitta dura da digerire e l’inizio di una contestazione molto più focosa da parte dei tifosi.


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