Gladiator, il Piccirillo non deve essere mandato in malora dopo un anno di ottima manutenzione. C’è chi corre in aiuto ma…



Lo stadio Mario Piccirillo (foto Domenico Vastante)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Di tanti aspetti che sono collegati direttamente a quello che sarà il futuro del Gladiator, c’è da tener presente un argomento che in passato ha fatto vergognare tutti, mentre in questa stagione è salito agli onori delle cronache per il restyling e per l’ottima manutenzione. Lo stadio “Mario Piccirillo”, tramutatosi in pochi mesi da brutto anatroccolo a gioiellino della città dell’Anfiteatro, è una struttura che potrebbe risentire enormemente dell’eventuale mancata iscrizione del Gladiator nel prossimo campionato. Un’ipotesi che i tifosi cercano di scongiurare ma che è da prendere in considerazione in questa fase di calma, perlomeno apparente.

LA TRASFORMAZIONE. Dopo anni ed anni contraddistinti dall’utilizzo di un impianto fatiscente ed obsoleto, dall’estate 2016 lo stadio di via Martiri del Dissenso è stato rivestito di una veste elegante. Con l’installazione delle tribune prefabbricate nel settore locali (grazie alla decisione condivisa della famiglia D’Anna e della cordata sammaritana guidata da Giacomo De Felice) e la risoluzione di piccoli ma tanti dettagli, il Piccirillo ottenne l’agibilità da parte del Comitato per la Vigilanza attraverso una deroga che scade il 30 giugno 2017.



SAMMARITANI UNITI PER UN BENE CITTADINO. Il lavoro svolto per tutto l’anno dai tanti benefattori sammaritani, con la collaborazione degli addetti al campo, su tutti il responsabile Salvatore Saldamarco, i magazzinieri Franco Papale e Carmine La Peruta, e di tutte le persone che si sono spese, ha trasformato il Piccirillo in una vera e propria “chicca” dello sport sammaritano, tanto da essere preso in considerazione per la disputa delle finali nazionali del campionato Primavera di Serie A e B. Molto si è parlato del nuovo volto che ogni terna arbitrale restava strabiliata appena entrava in campo e trovava di fronte il muro neroazzurro, “The Wall” che incute paura agli avversari solo a guardarlo. Una modifica che è stata presa a cuore da tutti i sammaritani, giunti finalmente ad adoperarsi per migliorare un qualcosa di Santa Maria Capua Vetere, un bene per la collettività.

L’INIZIATIVA. Ma, così come tutto il resto, anche la manutenzione è venuta a mancare, appena sono iniziate le problematiche di natura societaria. Un vero peccato, considerando che il restyling è stato tra i fiori all’occhiello e, senza la dovuta cura, il terreno di gioco in primis rischia di rovinarsi. L’amarezza è tanta nel vedere sfumare i tanti sacrifici fatti quest’anno, quindi alcune persone si sono adoperate per dare un seguito al lavoro. Per ottemperare momentaneamente all’assenza di provvedimenti, si è mosso Daniele Luongo, addetto stampa del Gladiator che svolge il ruolo di presidente della scuola calcio Real Gladiator.

L’ATTO D’AMORE DELLA CLASSE OPERAIA SAMMARITANA. Tramite un accordo con il presidente Raffaele D’Anna, gestore dello stadio fino al 30 giugno 2017 (ebbene sì, nella stessa data scade la deroga ed anche la gestione che tra poco alimenterà tante discussioni in città), è stato effettuato il taglio dell’erba e l’innaffiamento, in maniera tale da evitare che il manto erboso venga bruciato dai raggi di sole. Per tutto il mese di giugno i bambini della scuola calcio giocheranno nel blasonato impianto sammaritano, mentre lo staff curerà la manutenzione. Un atto d’amore da parte di chi il Gladiator lo ha nel sangue e si augura, così come i tanti della classe operaia sammaritana, che i colori neroazzurri godano di un futuro roseo.


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