IL BILANCIO DELL’AVERSA NORMANNA. La salvezza prima di un nuovo inizio, annata discreta per i granata



L’era Spezzaferri si chiude con una stagione in cui l’Aversa Normanna merita una sufficienza piena. Non siamo ai livelli della stagione precedente, terminata al sesto posto, ma quella appena conclusa si è comunque conclusa con una salvezza senza dover passare per i play-out. Certo, maturata nelle ultime giornate, quando si era anche temuto di dover passare per la lotteria degli spareggi post-season, ma quando si allestisce una squadra di giovani tutto ciò è da mettere in conto.

I numeri. Alla fine il campionato racconta di un dodicesimo posto e di una squadra che ha pareggiato tanto, vanificando le appena 11 sconfitte: per rendere l’idea di quante siano poche basti pensare che il Gela, pur perdendo 10 partite, si è qualificato per i play-off. Colpa dei tanti pareggi (13, solo il Gragnano di più) e delle appena 10 vittorie, di cui due a tavolino contro il Due Torri, ritiratosi dal campionato a torneo in corsa. Campionato costruito su una difesa abbastanza solida (39 le reti subite, la settima del campionato): peccato per un attacco anemico (36 i gol realizzati, con le sole Sarnese e Sersale a fare peggio). Il miglior marcatore è stato Scalzone, con sette reti.



L’oramai ex presidente Giovanni Spezzaferri

Tutti promossi. Tutto questo però non toglie che l’obiettivo stagionale sia stato raggiunto e questo è un merito di tutti: del patron Spezzaferri, che lascia dopo 13 anni con un bilancio più che positivo e la perla delle stagioni tra i professionisti, del ds Orabona e del tecnico Chianese. A dimostrare l’ottimo lavoro di questi ultimi due l’ingaggio, a stagione appena conclusa, del primo da parte del neopromosso Portici e le tante offerte (anche di categoria superiore) per il secondo che tanti successi ha mietuto prima con la Berretti (secondo posto nazionale) e con la prima squadra poi.

Un inizio da montagne russe. E’ dei più traumatici, con uno 0-3 in casa della Frattese. Ma, una settimana dopo arriva il pronto riscatto, con Marzano ed Esposito che stendono (2-0) il Castrovillari. Alla terza giornata arriva la sconfitta (1-0) in casa della Cavese, con la rete decisiva firmata da Di Meo, al termine di una partita caratterizzata da quattro espulsioni e la seconda in campionato di Coulibaly. Si torna al ‘Bisceglia’ ed i granata tornano al successo: Cartone piega (1-0) il Roccella. Una settimana dopo arriva anche il blitz (2-1) in casa del Sersale con Marzano e Felleca, che issa momentaneamente al quarto posto in classifica e vale il ‘primato’ provinciale. Primato consolidato la settimana successiva con il pareggio (1-1) in rimonta contro la Sarnese, con Guillari che risponde a Figliolia. Ben più prestigioso, nella partita successiva, è il pareggio (sempre per 1-1) in casa dell’Igea Virtus. Ancora una volta è Guillari a rimontare il vantaggio avversario firmato da Caputo.

Mister Chianese (foto aversanormanna)

Dalla sconfitta nel derby al declino: 2 punti in 7 partite. All’ottava giornata arriva il derby con il Gladiator, che sancirà il definitivo sorpasso. Al ‘Bisceglia’ inutili le reti di Marzano, dopo quelle di Maraucci e Del Sorbo, ed Esposito, successivamente al gol di Anzalone. La sconfitta (2-3)  lascia il segno, almeno nei risultati, visto che nella giornata successiva i granata perdono (0-1) in casa del Rende con una rete a tempo scaduto di Gigliotti. La crisi continua nella partita successiva, che vede il pareggio interno (2-2), con un uomo in più per quasi tutta la ripresa,  contro la Palmese. Pari che però vale una vittoria visto il doppio svantaggio recuperato grazie a Martiniello ed Esposito. Nuovo pareggio nella giornata successiva: uno scialbo 0-0 contro la Sancataldese, cui seguono due brutti 0-3; il primo in casa del Gela maturato in meno di 50′, il secondo in casa dal Sicula Leonzio. E’ il periodo peggiore del campionato, con la panchina di Chianese che comincia a scricchiolare.

L’ex ds Michele Orabona

La ripresa. Il pronostico della 14esima sembra a senso unico, con la Turris che arriva da tre vittorie consecutive. Ed invece al Liguori a decidere è Guastamacchia, che salva il suo allenatore. Passi in avanti confermati dal pareggio interno (0-0) con il Pomigliano. La 16esima giornata per l’Aversa Normanna è quella della gazzarra di Gragnano, con la partita sospesa in pieno recupero per una rissa che costringerà il Giudice Sportivo a decretare la sconfitta a tavolino per entrambe. Sempre a tavolino arriverà la vittoria contro il Due Torri che chiuderà un girone di andata in linea con le aspettative e tre punti di vantaggio sulla zona play-out.

‘X’ factor. Si comincia quattro pareggi: 0-0 interno con la Frattese (su un campo reso ai limiti della praticabilità), 1-1 in casa del Castrovillari (firmato da Guillari che replica ad Opuku), 0-0 interno con la Cavese (nonostante quasi un’ora di inferiorità numerica) e 2-2 in rimonta con il Roccella (con Venditti e Ciocia che replicano a Ficarrotta e Coluccio).

Ritorno al successo. Alla 22esima giornata è Esposito su rigore a firmare la vittoria (1-0) sul Sersale, cui seguirà il 2-2 in casa della Sarnese. Alla 24esima i normanni si arrendono in casa all’Igea Virtus: la sola rete di Scalzone non basta per rimontare i siciliani, passati con il rigore di Lescano e la rete di Isgrò. La domenica successiva pareggio pirotecnico (2-2) nel derby: Scalzone raggiunge Leone e Cigliano allunga prima del pareggio di Pastore.

Angelo Scalzone

Il buco nero. Una settimana dopo, il ‘Bisceglia’ capitola (1-2) di nuovo sotto i colpi del Rende: Actis Goretta e Vivacqua rendono inutile la rete di Guillari. Alla 27esima i granata sfoderano la loro peggiore prestazione con il 2-5 in casa della Palmese: Scalzone e Marzano rimontano Cassaro, prima della grandinata di gol firmata da Corso (2), Dotato e Crucitti. La domenica successiva arriva il brodino del pareggio esterno (0-0) con la Sancataldese.

La svolta decisiva. Nel periodo peggiore e più caldo della stagione arriva la svolta. Tutto comincia con la vittoria interna (3-1) con il Gela firmata dalla doppietta di Scalzone e da Esposito che rendono inutile il gol di Alma. La domenica successiva non riesce il miracolo in casa del lanciatissimo Sicula Leonzio, trascinato dalla doppietta di Sibilli, nonostante la rete di Guillari. Poco male perché nella giornata successiva arriva le vittorie (entrambe per 1-0) contro la Turris e quella in casa del Pomigliano, entrambe con la firma di Scalzone. Il pareggio interno (0-0) contro il Gragnano vale la salvezza, considerando che all’ultima giornata arriva un nuovo 3-0 a tavolino contro il Due Torri.

Il futuro. L’Aversa che verrà avrà il nome di Guglielmo Pellegrino come presidente e, quasi sicuramente, di Nicola Romaniello, che tornerà in granata dopo quattro stagioni. Una società quasi tutta aversana, come dimostra il probabile ingaggio di Fabozzo come direttore sportivo.


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