ULTIM’ORA GLADIATOR. Una sorpresa dopo l’altra. Salgono a galla la vertenza dell’ex allenatore ed altri debiti. Dopo il lancio del guanto di sfida, la trattativa non è ancora ripresa



Giacomo De Felice, Luigi Squillante e Raffaele D’Anna

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una nuova puntata si aggiunge alla telenovela Gladiator. Dopo aver assistito a continui colpi di scena in queste settimane, ieri pomeriggio il direttore generale Salvatore Bruno D’Anna ha sfidato a duello gli imprenditori sammaritani, rivelando che il padre è disposto a regalare la tribuna prefabbricata di 42.700 euro, pur di riattivare la trattativa. In parole povere, il rampollo della famiglia D’Anna ha lanciato un guanto di sfida ai sammaritani che, al momento, non hanno fatto pervenire alcuna risposta.

SORPRESE. Secondo quello che si apprende, la ritrattazione dei D’Anna sulla tribuna prefabbricata, che il 25 aprile scorso aveva contribuito in maniera determinante a far saltare la trattativa, è stata molto apprezzata nella città di Santa Maria Capua Vetere, ma ora ci sono nuove spese che, di fatto, ostacolano l’inizio di una nuova contrattazione tra le due parti. Poiché, come è stato confermato dal dg ieri nella nostra intervista esclusiva, non avvengono contatti da tanti giorni, le due parti si affidano agli articoli di stampa ed alle indiscrezioni per conoscere il pensiero altrui sui vari argomenti di disputa. Dunque, alla luce di questo discorso, acquisiscono grande importanza le novità dell’ultim’ora.



LE VERTENZE. Ambienti vicini alla segreteria riferiscono che, da poco, è giunta in società la vertenza dell’allenatore Luigi Squillante e del fratello e vice allenatore Giosuè per i pagamenti non effettuati dalla società. Secondo i rumors, si tratta di una somma complessiva di 12mila euro che non è stata elargita e che il trainer sarnese, insieme al fratello, ha richiesto ufficialmente, avvalendosi della negoziazione della Lega Nazionale Dilettanti. Lega che, nel caso di mancato pagamento, provvederà all’inibizione del presidente (colui che siederà sulla poltrona al momento della sentenza, non chi ci siede durante l’esperienza bis di Squillante nella città dell’Anfiteatro), all’ammenda di svariate migliaia di euro ed alla penalizzazione di uno o più punti nella classifica della prossima stagione.

I DEBITI. L’opinione pubblica si chiede ora a chi spetterà pagare tale debito. Alla famiglia D’Anna, a cui spettava pagare gli stipendi essendo la proprietà nell’esperienza Squillante, od agli imprenditori sammaritani interessati a rilevare il titolo del Gladiator? Stessa domanda che viene posta anche in merito agli altri debiti che finora sono stati tenuti nascosti e che oramai, spifferando tutto, stanno primeggiando sulla bocca dei tifosi sammaritani. Il kit della juniores nazionale di 5mila euro, lo striscione di Mezzacapo di 5mila euro e, per non dimenticare, il famoso contenzioso di 21mila euro con l’Agenzia delle Entrate relativo al Progreditur Marcianise, su cui non c’è stata mai chiarezza. Altri 43mila euro di debiti che la tifoseria si sta chiedendo sul portafoglio di chi ricada. Sui venditori o sugli acquirenti? Siamo sicuri che, da questo passo, deriva la possibile conclusione positiva o negativa di questa vicenda. A patto che non vengano svelati “accordi di massima”, presi ad inizio stagione in camera caritatis, tra la famiglia D’Anna e la cordata sammaritana guidata da Giacomo De Felice. Che noi non possiamo conoscere ma che, se esistono, è giusto che vengano chiariti. Da una parte o dall’altra.

 


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