L’allenatore de del Catania Giovanni Pulvirenti sta caricando tutto l’ambiente in vista della sfida di domenica a Caserta. In una intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’ex trainer della Berretti rossazzurra fa capire quanto sia determinato ad espugnare il Pinto. Ecco un estratto del suo pensiero.
In questi casi si dice che la squadra è padrona del proprio destino, perché basterebbe imporsi a Caserta per avere garanzia assoluta dell’accesso ai playoff. Però, calcolatrice alla mano, potrebbe andare bene anche un pareggio e, forse, una sconfitta, a patto di non ritrovarsi appaiati a Fidelis Andria e Fondi, che in caso di classifica avulsa avrebbero la meglio sugli etnei. Nei confronti diretti, invece, per la differenza reti, il Catania svetterebbe sia sui pugliesi sia sui ciociari. Occasione da non perdere, quindi. “Al di là dei calcoli – dice mister Giovanni Pulvirenti – la cosa più importante è che non soltanto la squadra ha dimostrato di essere viva, ma di credere al raggiungimento di questo obiettivo. Il rammarico c’è, anche se va detto che ogni settimana abbiamo avuto un problema tra squalifiche e, soprattutto, infortuni. Il calcio è un gioco in cui il fattore mentale è predominante e ci vuol poco a ritrovarsi in un circolo vizioso. Noi dobbiamo prendere atto del rinnovato atteggiamento mentale. Che poi è conseguenza di quel che abbiamo seminato in settimana, lavorando sodo e col sostegno costante e fattivo della società. Per questo dico che adesso possiamo andare a giocarcela anche a Caserta. Come è giusto che sia, come deve fare qualunque uomo che ha un obiettivo. I ragazzi hanno dimostrato che ci credono. Anzi ci crediamo tutti. Crederci è un nostro dovere, un obbligo, morale e professionale”.
