La stagione da record del bomber Longo: “Non ho mai segnato così tanto; peccato per i punti persi. Col Gladiator bei ricordi. Modena? La Frattese è la mia prima scelta ma…



Fabio Longo (foto SportCasertano.it)

FRATTAMAGGIORE – Nel calcio di tutti i tempi li chiamano avvoltoi dell’area di rigore. Quegli attaccanti che, qualsiasi pallone cade nei metri dell’area di rigore, lo buttano dentro con violenza inaudita. E fanno le fortune delle proprie squadre, facendosi notare poco in area di rigore ma quando si tratta di segnare, sbucano dal nulla e sono dolori per le avversarie. Tale etichetta delinea perfettamente il killer instinct di Fabio Longo, goleador della Frattese che, sin da ragazzino, ha siglato reti a raffica e nel passare del tempo ha accresciuto le sue qualità tecnico-tattiche, tanto da assurgere oggi tra i calciatori più completi della Serie D, grazie anche ad una velocità di cui pochi giovano in categoria. Insomma, di quelli che è una bestemmia che non hanno ancora varcato quella flebile linea di confine tra il dilettantismo ed il professionismo. Possibilità che è stata sfiorata a gennaio, quando era ad un passo la firma sul contratto del Modena, prima dello stop posto per una scelta di cuore: la passione per la Frattese

IL RAMMARICO. Il bomber di Frattaminore ci tiene talmente tanto alla squadra della sua città natale che il rammarico raddoppia quando si perdono punti e sfumano vittorie come contro il Gladiator: “Fa male essere acciuffati nel recupero, dopo che la partita è stata dominata letteralmente dominata da noi. Purtroppo un errore ci è costato caro. Se l’arbitro fischia un rigore per mio atterramento sul 3.2 per noi, credo che ora staremmo parlando di un’altra partita. Il calcio, si sa, è caratterizzato dagli episodi, quindi c’è molto rammarico per una vittoria buttata all’aria”.



EPISODI DA MOVIOLA. Due degli episodi da moviola che sono avvenuti all’interno del match: la rete convalidata allo stesso Longo che ancora oggi non è chiara (CLICCA QUI PER LEGGERE) ed il rigore non assegnato per l’atterramento dello stesso calciatore. A riguardo egli ha un’idea ben precisa: “Sul primo episodio, il portiere era sì con i piedi fuori dalla porta ma con le mani ha preso il pallone oltre la linea di porta, quindi il guardalinee ha fatto bene ad indurre l’arbitro a convalidare il goal. Sul secondo episodio, sono stato toccato da un difensore. Era talmente evidente il rigore che anche il portiere avversario si è messo le mani nei capelli ed ha detto come non si fa a fischiare questo rigore”.

LO SPECCHIO DELLA STAGIONE. Vero trascinatore della compagine nerostellata che, quest’anno, è stata prima allenata da Stefano Liquidato ed ora da Nello Di Costanzo, Longo è amareggiato per non aver ripetuto la stupenda stagione dello scorso anno: “Questa partita è in effetti lo specchio della stagione. In diversi momenti c’è stata una mancanza di determinazione, concentrazione, attenzione. Alcuni errori ci costano caro, al primo errore subiamo goal ed abbiamo perso tanti punti così. Penso che oggi è stato lo specchio del nostro campionato. Sicuramente, da primo tifoso della Frattese, è un motivo d’orgoglio giocare qui, per cui il rammarico mio personale e della squadra è che quest’anno è andato tutto storto”.

LO SCETTRO DI CAPOCANNONIERE. Alla delusione della classifica si alterna il rendimento altisonante dal punto di vista realizzativo. Con il goal di domenica, l’ex attaccante dell’Aversa Normanna e del Savoia ha raggiunto quota 22 sigilli in 32 gare. E’ il miglior anno della sua carriera, infatti ha superato il precedente record di 20 reti al primo anno con la Frattese ed ha raggiunto 108 reti in carriera. Numeri impressionanti, considerando che ha messo la firma su ben 14 partite, collezionando tra l’altro due triplette contro Gela e Gladiator, quattro doppiette ed otto reti singole. Con 4 lunghezze di vantaggio su Emanuele Santaniello del Gragnano che insegue con 18 marcature, Fabio Longo è ad un passo dal conquistare lo scettro di capocannoniere del girone I di Serie D: “Dal punto di vista personale è la stagione in cui ho fatto più goal rispetto al passato. Sinceramente neanche guardo questa graduatoria, scendo in campo perché voglio fare goal e mi fa star bene segnare. Questo vantaggio è importante ma potevo stare anche sotto, io punto a migliorarmi sempre. Per me è un anno fantastico nel rapporto col goal”.

SFIDA DA EX. Il suo ventiduesimo centro è arrivato contro il Gladiator, che aveva già piegato all’andata con una tripletta d’autore al Piccirillo. La maglia neroazzurra gli ricorda l’esperienza condivisa nella stagione 2012-2013 a Santa Maria Capua Vetere, quando mise a segno 13 reti in piena epoca Luce. L’attaccante classe ’87 è contento di aver incontrato il Gladiator ed anche un suo mentore: “Fa sempre piacere incontrare una squadra del genere, poi ho avuto modo di rivedere Teore Grimaldi, allenatore che ho avuto a Frattamaggiore in passato e che stimo tantissimo. Da attaccante è ancora più bello quando gli fai goal contro”.

SCELTA DI CUORE. Giunti quasi alla fine di una estenuante stagione, Fabio Longo si guarda alle spalle e pensa a cosa poteva essere e non è stato, per un amore in cui crede ciecamente, ma sulla soglia dei trent’anni (li compirà il 1 agosto), sa di avere una delle ultime chance per ambire al professionismo: “L’interesse del Modena è stato vero. Mancava solo la firma con il sodalizio emiliano, poi è saltato tutto per amore della Frattese. A Fratta sto bene, Frattamaggiore è casa mia, il presidente Nuzzo mi tratta come un figlio e non mi fa mancare nulla. Ora bisogna vedere cosa la società vuole fare in estate e poi darò uno sguardo alle chiamate. Di certo la prima scelta resta sempre Frattamaggiore”.


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