Il Gladiator ed il riscatto di Patella: “Contento della prestazione di Fratta. Da salernitano doc sento molto il derby contro la Cavese. Mi ha folgorato Santa Maria Capua Vetere”



Giovanni Patella del Gladiator (foto SportCasertano.it)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La grossa prestazione di Frattamaggiore ha rilanciato le quotazioni di Giovanni Patella. Il talentuoso portiere classe ’97 ha vissuto una stagione di alti e bass: a grandi riflessi ha alternato errori di cui lui stesso si è stupito, ma ora, nella prestazione dello “Ianniello” si è ripreso con gli interessi dai momenti bui di una stagione particolare. Numerose le parate che hanno catalizzato l’attenzione del pubblico nerostellato, su tutte il miracolo compiuto sul colpo di testa di Catalano che avrebbe permesso alla Frattese di ottenere un doppio vantaggio e quindi dare un senso preciso al match.

SUPER PRESTAZIONE A FRATTA. Invece, Patella si è reso protagonista di una grande performance ed ha contribuito alla conquista del pareggio che è valso la salvezza matematica: “E’ stata un partita dalle forti emozioni principalmente per me. Abbiamo affrontato la partita in una maniera strepitosa ed il merito va al mister che, nonostante l’inferiorità numerica, ha saputo posizionare al meglio la squadra per conquistare il punto salvezza. Naturalmente sono contento per la mia prestazione, ad eccezione dei tre goal di cui non ho colpe. Più che altro, ho aiutato la squadra come credo di averlo fatto, dal mio punto di vista in tutte le partite. E ciò nonostante la frattura alla falange avvenuta tre settimane dopo la partita con il Pomigliano. Ho stretto i denti perché la salvezza era ad un passo, infatti ogni volta siringa e fasciatura e sono andato in campo”.



Giovanni Patella (foto SportCasertano.it)

LA PASSIONE DEI TIFOSI. Dall’inizio della stagione, il pipelet di proprietà della Salernitana sta vivendo in un appartamento a Santa Maria Capua Vetere ed ha avuto modo di conoscere bene la città dell’Anfiteatro: “Io vivo benissimo qui e posso dire che si vive benissimo. La piazza ha sopportato tanto, dal punto di vista societario e calcistico. Malgrado ciò, i tifosi ci sono sempre stati vicini. Ho visto qui partite senza sostenitori ospiti mentre ho visto tifosi sammaritani arrivare fino in fondo alla Sicilia per noi”.

LE VICENDE SOCIETARIE. Riguardo le vicende societarie, Patella, che giova insieme al compagno di reparto Nicola Di Donato dei servigi dell’esperto preparatore dei portieri Giovanni Caropreso, afferma: “Sono cose che non ci dovrebbero interessare, se non da un punto di vista economico. Grazie al cielo si sta risolvendo; a salvezza raggiunta penso che gli animi si possano tranquillizzare. Spero che il Gladiator possa essere portata in alto da persone che vogliono apportare il meglio per il calcio a Santa Maria Capua Vetere. Hanno salvato un titolo di Serie D che è molto prestigioso, quindi ora è giusto che si faccia di più”.

IL DERBY. Patella è cresciuto nella scuola calcio Millenium, situata al centro di Salerno, ed è approdato da giovanissimo nel settore giovanile della Salernitana prima del fallimento nell’era Lombardi. Si è trasferito alla Nocerina con cui ha fatto la trafila, per poi rientrare con Primavera della Salernitana, con cui ha avuto la fortuna di essere contrattualizzato in prima squadra. Ragione per cui la sfida di domani alle 15 contro la Cavese al “Mario Piccirillo” è un derby: “Io non ho potuto giocare la partita d’andata e la presi molto male. Sono pronto a riscattarmi e da salernitano doc, giocare contro la Cavese è un‘emozione forte, poi soprattutto al “Simonetta Lamberti” ha un fascino particolare”.


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