Palmiero: “So che Acampora non voleva farmi male di proposito. Acquachiara ed arbitro, però, avrebbero potuto e dovuto sincerarsi delle mie condizioni”



Fabiola Palmiero (Foto: Scialla)

Volturno-Acquachiara porterà con sé tante polemiche e tante diverse interpretazioni sulla sospensione della gara. Una macchia che resta nella pallanuoto, ma anche un atto dovuto da parte dell’arbitro Calabrò, nonostante la situazione si sia innescata per delle sue decisioni oggettivamente errate. Palmiero ha subìto un colpo ed ha perso un dente. Nessuna espulsione per brutalità e riluttanza a concedere i 3 minuti per il medicamento dell’atleta. Da lì gli animi surriscaldati. Al netto di ogni sofismo o speculazione di sorta è così che è andata. Il giorno dopo, però, la Palmiero è in piscina dolorante, coi segni evidenti di ciò che è accaduto. Non a nuotare, ma ad incitare le ragazze più giovani che oggi hanno giocato  con l’Under 19 contro il Cosenza. “Ho voluto tranquillizzarle, nonostante il forte dolore dovuto al trauma, dato che ho visto che alcune di loro piangevano per il mio infortunio”, spiega.  Fabiola, poi, ricostruisce quello che è successo in ospedale. “Dopo avermi fatto una radiografia, mi hanno suturato con 2 punti la gengiva ferita e tentato di rimettere il dente che ho perso e che era stato ritrovato intero in piscina, in più ho un apparecchio per la trazione dei 2 due denti malconci. Non si sa se l’incisivo reggerà e forse dovranno devitalizzarmi gli altri. Vedremo gli esiti dei controlli tra un paio di settimane per capire cosa fare”. Sull’intervento di Acampora, Palmiero, afferma con molta maturità: “In questo sport possono starci contatti duri, le botte si prendono e si danno, ma io ho sentito un colpo davvero fortissimo. Il dottore mi ha detto che è andata anche bene. Una botta del genere alle tempie o ad un occhio avrebbe potuto avere conseguenze più serie. Certo che scuso Acampora, so che non voleva farmi male di proposito e voglio pensarlo. Tra l’altro so che ci è rimasta male ed ha pianto. Non mi è piaciuto, però, l’atteggiamento dell’Acquachiara. Nessuna si è sincerata delle mie condizioni. La colpa di tutto il putiferio, però, è chiaramente dell’arbitro che non ha saputo gestire la situazione e spero che il Volturno non paghi per quello che è successo. Ciò che mi è accaduto non può essere fatto passare in sordina per dare risalto ad altro che è solo una conseguenza del colpo da me ricevuto. Spero di ritornare presto in acqua e di giocare”, conclude la Palmiero.




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