Il 7 e l’8..! Ma non è un film. Leghiamocela ‘ar dito’: puntata doppia



Rubrica settimanale. Spaccato sulla ‘Palla a Spicchi’, a tutto tondo. Raccontato in modo ‘leggero’. Un “dietro le quinte”, fuori dalla competizione.

Cosa va?



UNO e DUE – come se volessi citare la Settimana enigmistica:

Senza parole! Ho reso l’idea?

 

Cosa non va? Ehhh, è ‘na parola..!

UNO – è d’obbligo parlare di Alessandro Gentile.

Può non essere simpatico a tutti, e difatti non lo è.

Ma è pur sempre un ottimo giocatore, un nome importante, e vedere come sia involuta la sua stagione dispiace molto.

In poche parole, sapete tutti che Ale è stato rilasciato dai greci del Panathinaikos, ed al momento, dato che in Lega A non può essere tesserato (non ci sono più i tempi, e non sappiamo se avrebbe avuto il placet dell’Olimpia), ha deciso di terminare l’annata con sessioni personali di allenamento. Il “vate” Bianchini gli ha consigliato di scendere in Lega2 (Treviso gli farebbe ponti d’oro), ma l’impressione è che non se ne farà niente. Oltre a curare il fisico, dovrà anche lavorare su altro per superare questo delicato momento. Forza Ale!

 

DUE – In questo frangente, in cui la JuveCaserta sta navigando in acque poco tranquille, le citazioni si sprecano: “Aspettando Godot”, “Un tram chiamato desiderio”, “La cruna dell’ago”.

Tutte calzano alla perfezione. Final-eight, play-off, salvezza: stanno tutte su una sola linea retta. Cambia solo il verso. Per il popolo bianconero, una sola direzione: sempre avanti JUVE!!!

 

Aneddoti della “Terra di mezzo”:

UNO – “Sei personaggi in cerca d’autore” (cit.). Mi perdoni il grande Pirandello, ma la citazione era d’obbligo, parlando dei personaggi che popolano il PalaMaggiò:

1) L’occasionale: il primo che si è scoperto al Palazzo, colui che va e viene, a seconda degli umori e delle faccende domestiche,  poco competente ma sanguigno. Va indubbiamente indottrinato nei fondamentali e, quindi, va assolutamente fidelizzato alla causa;

 

2) Il parcheggiatore naif: ti lascio la macchina dove caxxo mi pare. Tanto, alla fine, se blocco il viale d’uscita che me frega. Anzi, la prossima volta vedo di entrare nel Palamaggiò direttamente con la macchina, tanto la rampa d’accesso c’è;

 

3) Il velocista: 3’50’’ alla fine, sopra o sotto di 7. Una vita nel basket. Ma lo starter dei 100 metri piani ha sparato. Via verso il parcheggio, verso casa (dove era meglio se restava). Chi ha vinto, chi ha perso? Boh..!

 

4) Il loggionista: la mia squadra sta giocando male; sembra quasi di stare a teatro; non mi va bene una cosa? Fischio. Forse con il mio sostegno la mia squadra può recuperare o vincere. Ma no, no, che caxxo ha fatto il coach: metti quello, leva quell’altro, vai via, presidente prendi Lebron, ma no fischio che mi sfogo;

 

5) L’edonista da red carpet. Pardòn da red muppet: arrivo qualche minuto prima, tanto devo solo passare il badge, e mi siedo direttamente, chissà se mi hanno notato, penso di sì. Toh, guarda chi c’è: ciao come stai, aspetta che rispondo a Whattsapp, ma che è sta confusione? Un tecnico? A chi, a noi? Ma che è, già iniziata? Come?!! è finito un quarto? Devo stare più attento; oh ciao come stai, vai a prendere il caffè e la partita? Stiamo all’intervallo? Quanto stiamo? Stiamo sotto? E che caxxo, giocano sempre na’…

 

6) L’abusivo condon(m)ato: l’ultima scoperta della società.

Non gli par vero di partecipare all’orgia cestistica, dotato di protezione al costo di 1€. Che geni quelli del marketing!!! Ti arriva Oscar, e giù di gabella. Arriva Milano, dove le altre società fanno l’incasso, e noi via con la distribuzione gratuita. Che generosi che siamo!!!

 

Poi, fuori gara, ecco lo “zoccolo duro” (scarse 2.000 anime):

Non fa alcuna differenza se segue la JCe da un anno, o da quarant’anni, se ha il il cranio rasato, o i capelli lunghi o bianchi; se ha la felpa o la cravatta. No, è quello pervaso e invaso dall’amore per il bianconero, quello che rinnova sempre una tessera, o forse due o tre o quattro. Quello che litiga in famiglia quando la JC perde, quello che sprizza gioia da tutti i pori e si appresta ad iniziare una settimana bellissima dopo una vittoria, quello che si accamperebbe al PalaMaggiò per tutta la vita, quello che ha l’abbonamento con il cardiologo, quello che va dall’analista durate l’estate perché non si sa che fine farà la Juve. Quello che… Sporting Club Juventus Caserta e basta!!!

 

DUE – Ma alla fine, chi è il tifoso del Palamaggiò e del basket?

Parafrasando il monologo in pretura di un mitico film (Mandrake-Proietti in “Febbre da cavallo” cit.) ecco, secondo me, chi è:

“[…] E’ un misto, un cocktail, un frullato de robba, un minorato, un incosciente, è un regazzino, un dritto e un fregnone. Un milionario pure se nun c’ha na lira, e uno che nun c’ha na lire pure se è milionario.

Un fanatico, un credulone, un buciardo, un pollo; è uno che passa sopra a tutto e sotto a tutto, è uno che ‘mpiccia, traffica, imbroglia, azzarda, spera… e tutto per poter dire: Ho vinto! E adesso v’ho fregato a tutti e mo’ beccate questa… tié..!”

Ecco chi è il tifoso di basket. Ecco, chi siamo!

 

 

Modestino  Ardito


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