Tenacia, forza di volontà e di reazione. I tre ingredienti perfetti che formano il mix giusto per una gara da giocare nel migliore dei modi. Oggi bisognava vincere, lo si è fatto. In campo scendevano la terza e la quarta della classifica. Il CUS Caserta di Daniele Ventimiglia, era a quota 28 punti, due lunghezze appena sopra la nostra compagine. Ma partiamo con ordine, torniamo a qualche giorno addietro. Il mister Giuseppe Sparaco, qualche giorno fa, ha dovuto abbandonare la squadra per motivi personali e ha rassegnato le proprie dimissioni alla società. In panchina sedeva oggi Tommaso Cutillo , già capitano e allenatore della categoria Juniores. Tra i convocati c’era anche Amine Kamliche, classe ’97 e per la prima volta in distinta di gara dopo alcuni problemi che gli avevano impedito di giocare.
Pronti, partenza e via. Si parte con ritmi bassi e uno studio reciproco da ambe le squadre, che man mano hanno alzato la propria intensità fino al vantaggio di Tommaso Carozza, che mette una zampata su un tiro sporco del compagno e porta i suoi sull’uso a zero. È un susseguirsi d’azioni che porta al duplice fischio. Nella seconda frazione di gioco la Rey parte forte sfiorando due volte di fila il doppio vantaggio, prima con Di Giovanni e poi con Munno. Errori che verranno puniti poco dopo con la ribalta degli avversari. Il pareggio del CUS è un’ingenuità difensiva che lascia spazio ad un inserimento sul quale Piccirillo non può nulla, poi una nuova palla inattiva con schema su calcio piazzato che porta sul 2-1 gli avversari. Rey non si abbatte e dopo aver sfiorato più volte il pareggio con De Martino, ribalta nuovamente il risultato con due azioni copione che portano in rete Salzillo e Scialla.
Nel finale tanta sofferenza ma finisce così, sul punteggio di tre reti a due. La gioia è incontenibile.
