Finalmente la vera Juve, vince Milano ma brava Caserta



Watt decisamente migliore in campo (Foto Alida Filauro)

Ci sono sconfitte che valgono quasi una vittoria: è la fotografia dello stop bianconero contro la corazzata Milano. L’Olimpia ha dovuto sudare più del previsto per battere una Juve finalmente cattiva, arcigna e vogliosa di fare bene; si è rivisto, di fatto, un gruppo compatto e desideroso di sbucciarsi le ginocchia. Purtroppo, nel momento topico, Milano ha eseguito perfettamente i giochi offensivi e complice la serataccia nel tiro pesante dei bianconeri (7/32), la posta in palio ha preso la via della Lombardia. E’ uno stop ma fa meno male degli ultimi.

PRIMO PERIODO



Dell’Agnello lancia immediatamente Berisha in quintetto. Il kosovaro si presenta con un tuffo sul parquet come non si vedeva da tempo al Palamaggiò che consente il gioco da 3 punti di Watt. Milano fa valere i chili vicino a canestro ma anche la Juve ha voglia e Sosa si fa vedere (5-5 al 3’). E’ una battaglia senza quartiere e Caserta si fa trovare pronta. Berisha è invasato, altro recupero ed assist per la schiacciata di Putney (9-5 al 4’). Milano fatica tantissimo a trovare il ritmo, Sosa invece spara il missile del +5 (12-7). Macvan replica con la stessa moneta ma, finalmente, Watt sembra tornato quello di avvio stagione (6 punti). Dell’Agnello ruota tanti giocatori, Putney c’è e Caserta vola sul 18-12; è un’altra Juve. Dragic è costretto ad un pit stop per un problema alla caviglia. Il Cincia bianconero firma il 20-12 prima dei cinque punti filati di Kalnietis. 20-17 al primo stop.-

SECONDO PERIODO

Watt riparte con le marce alte insaccando un fade away meraviglioso (24-17 al minuto 11). Al 12’ arriva la prima tripla in bianconero per Berisha che firma il +8. Le difficoltà milanesi sono palesi complice la difesa durissima dei casertani che non lasciano nulla al caso. I troppi errori al tiro non permettono di costruire un margine più cospicuo (27-21 al 14’). Watt è una furia, realizza undici punti in neanche 15’ e difende alla morte. L’Olimpia è solo Kalnietis: altra bomba per il 29-28. Ancora il lituano, 12 punti e primo vantaggio meneghino mentre Repesa propone la zona 2/3. Il problema è l’abuso del tiro pesante e gli errori a raffica (2/17 in 18’) e Hickman firma il 31-35. La Juve lotta su ogni pallone e questa è la notizia più bella della serata. E’ 35-37 alla pausa lunga.

TERZO PERIODO

Sanders apre il fuoco dalla lunga distanza, Cinciarini colpisce vicino a canestro, Caserta sbanda e va sotto 37-44 al 22’. Watt suona la carica piazzando una stoppata siderale a McLean e sul contropiede arriva un importante gioco da 3 punti firmato Sosa. Dell’Agnello mette la match up e Putney cancella immediatamente le scarpette rosse e poi va a inchiodare il 44-46. L’Olimpia decide di appoggiarsi sempre in post da Sanders ma Gaddefors ritorna leonino in fase difensiva. Sosa e Putney confezionano la giocata della settimana con un alley oop pazzesco che vale il pareggio al 26’. Un paio di errori difensivi della Juvecaserta non vengono capitalizzati da Milano che va sotto dopo la tripla di Sosa (51-50). Ancora il domicano dalla lunghissima distanza per il 54-50 al 29’. L’ultimo minuto casertano è sciagurato, Hickman dalla lunetta fissa il 54-54 con cui si va all’ultimo ‘stop and go’.

QUARTO PERIODO

Nel minuto di break, Dell’Agnello prende un tecnico decisamente ingeneroso dopo aver protestato con Mattioli in modo decisamente civile. Hickman prima segna il libero e poi altri due punti di bella fattura per il -3. Repesa trova il jolly in panchina: bomba di Fontecchio per il 56-60 al 32’. Milano inizia a eseguire bene i giochi, ma Caserta non molla un centimetro: Kalnietis, però, spara la tripla del 60-65. Il lituano è un trattato di basket, Caserta inizia ad attaccare il ferro e c’è ancora una speranza dopo la bomba di Sosa (65-67 al 35’). Dopo una sequela di errori, Giuri infila il siluro del -1 a 3’ dalla sirena. La differenza iniziano a farla i tiri liberi: McLean non sbaglia, Putney sì ed è -5. Ma Caserta resuscita ancora una volta: Gaddefors recupera un pallone pesantissimo e lancia Sosa per la schiacciata in solitaria (72-73 a 82” dalla sirena). Hickman non trema dalla lunetta per il nuovo -3, qui Cincarini sbaglia una tripla aperta e lo stesso fa Sosa qualche istante dopo. McLean fa scorrere i titoli di coda dalla lunetta. Suona la sirena: 74-78.


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