Gladiator, brilla la stella di Varriale: “Felice per la doppietta decisiva a Rende, ora sotto con la Palmese. Un sogno il contratto col Napoli. Chelsea? Nessun rimpianto ma…..



Umberto Varriale (foto SportCasertano.it) ed a destra con Ezequiel Lavezzi

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La stella di Umberto Varriale ha iniziato a luccicare dopo un periodo di apprendistato. Lo storico successo di Rende porta la firma del fantasista napoletano, autore della doppietta che ha fulminato i padroni di casa: a mettere il sigillo ci ha pensato poi nel finale il goleador Pietro Pastore. Due reti, siglate nei primi tredici minuti, che fanno parte del largo repertorio di un ragazzo che, non si sa come, si trova a navigare in Serie D, dopo essere stato uno dei più giovani napoletani a sottoscrivere il contratto con il Napoli. Un curriculum di tutto rispetto per un ragazzo classe ‘91 che il Gladiator ha messo sotto contratto nel mercato di riparazione, quando era alle prese con l’acquisto di forze fresche dopo le dodici cessioni decembrine.

Umberto Varriale con la maglia dell’Avellino (foto Irpinia News)

LA DOPPIETTA. Basta vederlo pochi istanti sul campo per capire che è uno di quelli con le stimmate del grande calciatore. Ed al “Lorenzon” di Rende se ne sono accorti tutti, con una doppietta di pregevole fattura che ha fatto strabiliare gli occhi alla piazza sammaritana: “Sono contento in primis per la vittoria a Rende, arrivata dopo due sconfitte consecutive immeritate, e poi per la mia prima doppietta in maglia neroazzurra. Speriamo di continuare su questa strada, così come io mi auguro di fare goal con continuità. Per un singolo giocatore è importante andare in rete, poi ritornando al primo goal di domenica non mi è mai capitato di fare goal dopo dieci secondi. Per questo si deve molto al tecnico Teore Grimaldi che ci spinge ad avere un approccio grintoso sin dal primo istante ed infatti dopo dieci secondi abbiamo sbloccato il punteggio. Quel goal ha obbligato il Rende a sbilanciarsi e noi l’abbiamo punito con il mio secondo goal. Sono trascorsi due mesi dal mio arrivo a Santa Maria Capua Vetere, mi sto trovando benissimo in un ambiente sano e che ha voglia di fare bene”.



Umberto Varriale esulta con Ezequiel Lavezzi

L’AFFARE. Domani, domenica 12 febbraio, alle 14.30 al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere arriva la Palmese dell’ex Cristian Luis Criniti, squadra che naviga nelle stesse acque neroazzurre: “Sotto il punto di vista calcistico, giochiamo in casa contro una squadra ostica come la Palmese, con giocatori importanti e di valore. Giocheremo la partita per vincerla. Obiettivo? Io, come del resto tutta la squadra, non parlo né di play-off né di salvezza tranquilla: guardo partita per partita. Il calcio ti riserva tante sorprese, non si sa mai cosa succede sopra e sotto. Voglio ringraziare il direttore sportivo Antonio Governucci che quando è venuto da me a dicembre mi ha detto: “Santa Maria Capua Vetere è una piazza importante, se fai bene ti puoi rilanciare” ed io ho accettato. A quasi ventisei anni, lavoro ogni giorno per tornare nei professionisti ma per realizzare questo obiettivo ho bisogno di giocare bene e siglare un numero importante di goal. Ma già dopo la doppietta, mi hanno chiamato in tanti che non sentivo da anni”.

Umberto Varriale il secondo da sinistra, tra Lorenzo Insigne e Walter Mazzarri

IL SOGNO NAPOLI. Umberto Varriale è stato uno dei grandi affari di mercato del Gladiator, per il suo notevole estro e per una capacità di dribbling che lo ha fatto affacciare al grande calcio nel 2010. Cresciuto nel settore giovanile del Napoli, egli ha toccato con mano il grande calcio allenandosi con tanti campioni agli ordini di Walter Mazzarri. Poi sono iniziate per lui una serie di esperienze prima in C con Avellino ed Aversa Normanna, poi in D con Acireale, Cavese, Sambenedettese, Torrecuso, Isola Liri, Gragnano Picerno e Torres. Tanti i ricordi del suo passato in maglia azzurra: “Per me è stato un sogno firmare un contratto con il Napoli, allo stesso tempo sono stato lusingato di essere cercato dal Chelsea. Ma da grande tifoso del Napoli, ho firmato con il cuore, allenandomi un anno e mezzo con campioni del calibro di Ezequiel Lavezzi, Edison Cavani e Fabio Quagliarella. Da napoletano doc è stato un sogno che è svanito, ma per tutti i napoletani il sogno è giocare con la maglia azzurra al San Paolo. Non nascondo che vari errori li ho fatti io, pensavo di essere già arrivato, per me a due anni capisco l’errore dove l’ho fatto ma nel settore giovanile del Napoli ci sono cose che non quadrano ma non voglio fare polemiche. Sono stato io il primo a sbagliare. Non rimpiango niente, ho avuto cinque anni di contratto con il Napoli ed ho avuto la possibilità di calcare il San Paolo in alcune amichevoli. Chelsea? Nessun rimpianto, però se mi fosse capitato adesso non so se farei la stessa scelta. Lì il cuore ha prevalso su tutto”.


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