I quattordici minuti



Cinciarini esulta contro Cremona (Foto Alida Filauro)

Semplicemente tutto ed il contrario di tutto nella domenica del Palamaggiò. La cenerentola Cremona ha rischiato, seriamente, di fare ‘scopa’ con Varese e regalare la seconda inopinata sconfitta casalinga ai bianconeri. Poi la rimonta e la conquista dei due punti. Subito dopo la partita, il presidente Iavazzi è stato fin troppo chiaro prendendosi i due punti ma criticando la prestazione della squadra. Difficile dargli torto.

I PRIMI 26’. Inqualificabili. Non trovo altri termini per descrivere i primi ventisei minuti di gioco. Anzi, di non gioco. Malissimo la difesa che ha concesso qualsiasi cosa ai cremonesi, forse anche peggio l’attacco privo di idee e con giocatori che passavano tiri aperti. Altri, invece, forzavano senza senso. Di base, sola tantissima confusione e la sensazione che la barca stesse affondando. E poi…



GLI ULTIMI 14’. Dell’Agnello chiama timeout, entra in campo ed urla tutta la sua rabbia ai giocatori. Era il punto più basso, la cenerentola Cremona era avanti di 18 e vedeva la vittoria a portata di mano. Caserta, invece, vedeva la seconda sconfitta consecutiva contro il fanalino di coda. Lì è scattata la molla: dentro il quintetto operaio e senza fronzoli, dentro chi aveva dato qualcosa e panchinati gli altri. La partita gira e la Vanoli viene spazzata. C’è stato il brivido finale ma sono stati 14’ veramente da Juve.

IL PALAMAGGIO’ CHE PIACE. L’ho scritto ‘live’ durante la partita e lo confermo 48 ore dopo: è la vittoria del popolo bianconero che ha dimostrato una forza di spirito veramente invidiabile. Non era facile mantenere la calma e l’ugola calda quando il tabellone segnava un tremendo -18. Lì è cambiato tutto e lì Caserta ha costruito la vittoria. Intanto è stato il Palamaggiò che mi piace, avanti così.

VERITA’. La Juve respira, muove la classifica ed è stabilmente tra le prime otto del campionato. La salvezza è, ormai, in ghiaccio ed ora è doveroso guardare avanti e lottare per un posto playoff. Il roster è stato potenziato con Diawara e Johnson, dunque può centrare questo obiettivo che manca da tantissimo tempo all’ombra della Reggia. Non provarci sarebbe un ‘crimine’.


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