Casertana, la felicità del consulente Martone: “Che bello battere il Lecce. I tifosi sono stati stupendi. Vi svelo le strategie future”



Il consulente Aniello Martone (Foto Giuseppe Scialla)

Nel corso di Alè Casertana, in onda su Radio Caserta Nuova, è intervenuto il consulente sportivo della Casertana Aniello Martone. Con lui si è parlato del successo ottenuto contro il Lecce. “Sabato è stata un’emozione bellissima vissuta insieme a tutto lo staff dal presidente al direttore compresi i tifosi. Loro ci hanno trascinato, hanno preso per mano i ragazzi in un momento delicato con una direzione di gara davvero particolare. Si sono creati i presupposti per un qualcosa di importante. Siamo una famiglia e i risultati ci stanno dando ragione”.

Il futuro. I falchetti si stanno già guardando intorno in vista del prossimo torneo, ma idee ben chiare come conferma il consulente: “Stiamo lavorando sulla competenza e questa non fa parte del discorso economico. Spendere e buttare via i soldi non è giusto. Bisogna invece investire e fare il meglio per questo club. Il presidente sta facendo sforzi economici enormi avendo trovato una situazione disastrosa. Prima di costruire un progetto importante in due-tre anni con i giovani di valori, calciatori di prospettiva si deve risanare. Negli anni precedenti non è mai stato costruito un parco giocatori giovani e arriveranno calciatori affamati, vogliosi di mettersi in mostra senza spendere cifre faraoniche che in questo momento sono inutili. Ci stiamo già attivando per il futuro e nel giro di quindici giorni allacceremo rapporti con club di A e B per far arrivare giovani da valorizzare o acquistare a titolo definitivo. Per volontà del presidente il settore giovanile dovrà essere il fiore all’occhiello, parte tutto dalla linea verde.



E per quanto riguarda i tifosi (sabato 1200 biglietti venduti) Aniello Martone dice: “Non posso che ringraziare i presenti perché dal primo all’ultimo minuto hanno lottato con noi. Ad un certo punto mi sono anche sentito un ultrà, ogni partita la vivo come uno di loro. Il lavoro è l’unica medicina per riconquistare la gente con tanta umiltà e anche quando le cose non andranno per il verso giusto il loro sostegno sarà fondamentale”.

 


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