Gladiator, si intensificano le voci in merito alla trasformazione del club in una S.r.l.



Giacomo De Felice e Raffaele D’Anna

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Durante la prossima settimana si profila un vero e proprio tour de force per il Gladiator, impegnato in tre partite decisive in sette giorni. Ma a tenere banco in casa neroazzurra non sono solo gli impegni di natura calcistica. Da diverse settimane a questa parte, l’argomento di maggior discussione tra i tifosi è la trasformazione dell’associazione sportiva dilettantistica in una società a responsabilità limitata (srl). Un impegno burocratico di cui sta discutendo ai piani alti già da tempo e che verrebbe preso in considerazione solo attraverso una scrittura privata, in quanto il regolamento federale della Lega Nazionale Dilettanti stabilisce che ogni cambio di sede e denominazione può avvenire solo entro i primi di giugno, a distanza di due anni dal precedente cambiamento. E poiché già in questa estate il Gladiator ha visto mutare il nome da A.S.D. Progreditur Marcianise a A.S.D. Gladiator, per il momento (e fino all’estate del 2018) la modifica può avvenire solo a livello privato, davanti ad un notaio che certificherà il tutto con un atto scritto.

LA TRASFORMAZIONE. Tramite questa trasformazione, si diversificherebbe la natura del team che verrebbe amministrato da diversi soci, i quali saranno chiamati a stabilire quali quote di capitale metteranno a disposizione del Gladiator. Una soluzione fortemente voluta dai protagonisti della cordata sammaritana guidata da Giacomo De Felice, che desiderano veder riconosciuto il proprio ruolo in un club attualmente presieduto dal presidente Raffaele D’Anna, l’unico che gode attualmente del potere decisionale. In una futura società, invece, a decidere le sorti del Gladiator, sarà l’assemblea dei soci che verranno investiti di tale carica nell’organigramma societario.



SCONGIURARE L’INCUBO. E’ bene che certe decisioni vengano prese in “tempo di pace”, con il rapporto che sembra, almeno all’apparenza, essere solido tra la famiglia D’Anna e l’imprenditoria sammaritana. In tal modo, si scongiurerebbe ogni ipotesi di smantellamento del progetto, con il trasferimento dei D’Anna altrove ed il conseguente spostamento del titolo. Per il momento questa ipotesi sembra quasi assurda, ma a Santa Maria Capua Vetere nessun tifoso vuole ripetere l’esperienza già vissuta in estate con Ciro Ongari, il quale si è trasferito con il titolo d’Eccellenza dell’A.S.D. Gladiator 1924 a Casal di Principe, lasciando la città dell’Anfiteatro senza calcio per un mese, prima del matrimonio tra i D’Anna ed i sammaritani.

I PRIMI APPUNTAMENTI. Come si vocifera da diversi mesi a questa parte, il mese di gennaio era stato prefissato come appuntamento ultimo per concretizzare questa trasformazione ma ad oggi, giovedì 26 gennaio 2017, nulla è stato compiuto. La “vox populi” asserisce che il presidente D’Anna non abbia preso parte al primo appuntamento con gli imprenditori sammaritani per motivi influenzali. Nelle prossime settimane, di certo, ce ne saranno altri di incontri ed in uno di questi, come sperano i tifosi sammaritani, potrebbe arrivare la fumata bianca con la firma di un atto che garantirebbe vitalità al Gladiator per i prossimi anni, dando nuova linfa a quel progetto pluriennale di cui si era tanto parlato in estate. Con la mente aperta a ricordare il passato per migliorare il futuro, il nuovo Gladiator intende dimenticare la vicenda Ongari e tenere i piedi saldamente piantati per terra. A Santa Maria Capua Vetere.


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