IL BILANCIO 2016. Aversa Normanna, anno da luci ed ombre





Il presidente Giovanni Spezzaferri

Il 2016 dell’Aversa Normanna merita un bel 7. E’ questa la media tra l’otto pieno dei primi sei mesi e la sufficienza stiracchiata della seconda parte dell’anno. La linea verde infatti ha dato frutti decisamente migliori nel campionato scorso che in quest’inizio di stagione, vanificando (ma solo in parte) quanto fatto nella scorsa stagione.

Da gennaio a giugno. La prima parte della stagione è stata decisamente ottima: il campionato 2015/16 è stato chiuso al sesto posto, con qualche rammarico per play-off sfumati e che, con un pizzico di cattiveria in più, forse potevano anche essere raggiunti. 51 i punti al termine del campionato, a soli tre punti (di cui due di penalizzazione) dal quinto posto che valevano gli spareggi promozione: 27 risultati utili e solo 9 sconfitte sono lì a dimostrare che l’impresa non era impossibile. Ed a questo contesto già di per sé positivo, va aggiunto anche qualche giovane interessante lanciato.

Da luglio a dicembre. A dispetto dell’ottimo campionato precedente, nessuno chiedeva la promozione ai granata ma questa prima parte di stagione è stata molto sofferta. Dopo l’esaltante cavalcata della stagione precedente, il tecnico Mauro Chianese (alla seconda stagione sulla panchina di una prima squadra) ha incontrato qualche difficoltà in più. Ma ciò non toglie che nessuno meglio di lui possa guidare questa squadra. I numeri però vanno migliorati: 7 sconfitte in 17 partite sono tante e 15 reti, comprese le tre “a tavolino”, realizzate decisamente poche. Meglio la difesa: 20 reti subite non sono pochissime ma costituiscono il nono reparto difensivo del campionato. Tra fine settembre e metà ottobre il periodo migliore dei granata con due vittorie consecutive e due pareggi, di cui uno in casa della capolista Igea Virtus. Poi, con la sconfitta nel derby con il Gladiator, è cominciata una crisi nera: due punti in sei partite. Infine la rinascita in casa della Turris alla 14esima giornata ed i 7 punti nelle ultime 4 giornate. Quello che però non è piaciuto dei granata è l’atteggiamento mostrato in alcune sconfitte, decisamente troppo litigioso: la gazzarra di Gragnano, costata la sconfitta per 0-3 e tante squalifiche ad entrambe le formazione, ne è l’emblema ma qualche avvisaglia era arrivata già alla terza giornata: in casa della Cavese, tre furono gli espulsi, di cui uno dalla panchina. Situazioni che, se non tenute adeguatamente sotto controllo, possono costare caro nel corso del campionato, specialmente nella sua fase decisiva verso cui stiamo andando.

Prospettive per il 2017. La vittoria a tavolino con il Due Torri ha dato ai normanni quei tre punti che costituiscono l’attuale vantaggio sulla zona play-out. Evitarli dovrà essere l’obiettivo stagionale, anche grazie ai nuovi calciatori. Il vantaggio, sia pur minimo, permetterà di lavorare con tranquillità per qualche settimana in più ma senza perdere di vista l’obiettivo stagionale della permanenza in serie D.


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