Grimaldi e la sfida alla “sua” Frattese: “Ricordi indelebili, su tutti la doppia promozione. Nerostellati favoriti ma il Gladiator vuole onorare il proprio blasone”



Mister Teore Grimaldi
Mister Teore Grimaldi

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non è mai facile per un allenatore giocare contro il club della propria città, condotto pochi anni fa ad una scalata inarrestabile dalla Promozione alla Serie D. Per la prima volta nella propria storia, Teore Grimaldi sfida la sua Frattese, squadra di cui è tifoso essendo nato e cresciuto a Frattamaggiore e che tra il 2012 ed il 2014 ha guidato alla resurrezione dopo anni bui. Tante emozioni che egli ripone nel cassetto dei ricordi, perché oggi è l’allenatore del Gladiator ed un risultato positivo per la sua squadra è di vitale importanza. Quindi i sentimentalismi si fermeranno nel pre-partita della gara che si svolgerà oggi pomeriggio alle 14.30 al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere, valevole per il quindicesimo turno del girone I di Serie D.

LA BUFERA. Il Gladiator arriva alla sfida dopo una settimana turbolenta ma come confida Grimaldi andrà in campo per dare il massimo: “Onestamente non è un periodo facile, però aspettiamo fiduciosi che la cosa si possa sistemare a breve, così da ritrovare serenità soprattutto per tutti questi ragazzi che ne hanno bisogno. Mi auguro che questa situazione si possa risolvere in meglio. Noi comunque dal nostro canto ce la metteremo tutta, onoreremo la maglia per rispetto della piazza e del blasone, daremo l’anima in campo a prescindere da chi giocherà, con la speranza che la partita si possa risolvere per il meglio. Al momento della firma mai avrei immaginato potesse succedere una cosa del genere, perché non ho esitato a trovare un accordo, onorato dalla piazza e dai tifosi che hanno sempre dimostrato il proprio calore in casa ed in trasferta. La storia è questa adesso, bisogna aspettare fiduciosi qualche evento positivo e dare il massimo”.



RICORDI. Al sol pensare che sfiderà il club della sua Frattamaggiore, Grimaldi si scioglie e perde quell’alone di serietà che lo contraddistingue, cedendo il passo all’emozione: “I ricordi sono indelebili, sempre presenti. Al di là della squadra, rappresenta la squadra della mia città, di una storia particolare. Se la Frattese calca la Serie d è grazie a tanti frattesi che hanno ricominciato dalla Promozione ed anche grazie al sottoscritto, fa parte della mia storia è innegabile. Dalla città è stata data una mano affinché la maglia nerostellata possa calcare palcoscenici, grazie ad imprenditori, addetti ai lavori. Ci siamo tolti grande soddisfazione, con tanti ragazzi che ora militano in categorie superiori”.

ANEDDOTI. Il trainer racconta numerosi particolari della sua esperienza: “Sono svariati gli aneddoti, tanti molti momenti belli e pochi negativi. Tra quelli negativi, menziono l’avere avuto a che fare con qualche personaggio poco affidabile da ogni punto di vista. E’ l’unica pagina negativa per me. Invece di positive, i trionfi delle promozioni in Eccellenza ed in Serie d, con uno stadio Ianniello strapieno. Con me sono cresciuti ragazzi che calcano la Lega Pro, vedi Marzio Celiento con la Paganese e Mario Marotta con la Juve Stabia. Sotto gli occhi è il loro valore, spero possano fare ancora di più, senza dimenticare lo stesso Tascone alla Ternana. Il ricordo più bello è l’avere investito tutto il territorio, reso partecipe il territorio frattese della rinascita. E’ stato motivo d’orgoglio, una delle pagine più belle che sono state fatte insieme ai miei compagni di viaggio”.

IL PRONOSTICO. In conclusione Teore Grimaldi si sofferma sul confronto odierno, senza lasciare spazio a sentimentalismi: “È chiaro che è una partita dal pronostico quasi scontato. Mi sembra giusto per come sono le situazioni. Loro hanno confermato per ora la rosa di inizio stagione, mentre noi abbiamo bisogno di ripartire con serenità e chiarezza. La Frattese parte con i favori del pronostico, anzi è strafavorita. Cosa mi aspetto dai tifosi nerostellati? Poiché ci vivo a Frattamaggiore, molti mi seguono e già da diverse settimane vengono a Santa Maria Capua Vetere vengono a vedere le mie partite al Piccirillo. Al di là del fatto sportivo, ci sono tante persone che conosco, amici veri che mi seguono dappertutto. E’ chiaro che un po’ d’emozione non mancherà perché è la maglia della mia città, della mia squadra del cuore e che spero che si possa riprendere e fare un campionato importante, ma io ora sono al Gladiator e nonostante le difficoltà darò tutte me stesso per portare in alto il nome del Gladiator ed onorare la maglia neroazzurra”.


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