L’ANALISI. Il Gladiator non riesce a scalfire il trend casalingo del Pomigliano: il “campo disconnesso” penalizza il gioco neroazzurro, poi gli errori….



Il manto erboso di Pomigliano
Il manto erboso di Pomigliano

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Com’era stato altamente spiegato alla vigilia del match, il Pomigliano fa del “Gobbato” il proprio fortino e lo ha dimostrato domenica anche al Gladiator. Nelle sei partite casalinghe, i granata di Biagio Seno hanno conquistato ben sedici punti su venti totali, frutto di cinque vittorie, un pareggio e zero sconfitte, e con il dato di dodici goal fatti e cinque subiti. Numeri preziosi per una squadra che punta sul fattore campo per ottenere la salvezza diretta, senza correre rischi di sorta.

IL “CAMPO DISCONNESSO”. Ben conscio di questi dati, il Gladiator ha cercato di materializzare nell’impianto di Pomigliano quel sistema di gioco che Teore Grimaldi sta apportando alla squadra sin dal suo avvento sulla panchina neroazzurra. Ma questa volta la manovra sammaritana ha trovato un ostacolo in più. Oltre agli avversari che erano agguerriti più che mai dopo la sconfitta contro l’Igea Virtus, Del Sorbo & soci hanno dovuto fare i conti anche con un terreno di gioco non proprio all’altezza, che Grimaldi ha tacciato come “disconnesso” per usare un eufemismo.



GLI ERRORI. Per una squadra che nell’ultimo mese si è allenata la maggior parte delle volte sul manto in erba sintetica, sono state chiare le difficoltà di eseguire gli schemi provati in allenamento e mettere in pratica il dettame tattico. Ma come detto dal trainer frattese, le condizioni del campo non possono essere un alibi per la squadra che, andando a rivedere la partita, ha pagato due errori gravi del reparto difensivo. Sul primo goal il baby Valentino è stato lasciato libero ed ha sfruttato la crepa che si è formata tra Donnarumma, poco sveglio nell’occasione, ed i due centrali Maraucci e Lagnena. In merito al secondo goal, invece, è evidente l’errore di valutazione del portiere Zeoli che non ha calcolato bene le misure del cross di Suriano per Mattioli. E chissà come sarebbe finita la partita senza quei due errori, contando che il Gladiator è stata una delle due squadre insieme al Castrovillari a portarsi in vantaggio al “Gobbato” ma entrambe se ne sono tornate a casa con la sconfitta per 2-1.

IL RISCATTO. Gli errori nel calcio possono capitare al pari dei tanti gesti positivi che tali calciatori effettuano. E fino ad ora talenti come Donnarumma e Zeoli si sono comportati abbastanza bene, quindi uno sbaglio può succedere. Errori che assumono rilevanza maggiore quando accadono in difesa e consegnano la rete all’avversario, ma non bisogna dimenticare che tutti ne commettono, a partire dagli attaccanti che sbagliano reti sotto porta, ma “hanno la fortuna” di non incidere negativamente sul risultato. Ma l’importante è archiviare in fretta questa battuta d’arresto ed evitare che certi episodi vengano perpetrati. Di certo, in settimana, Grimaldi lavorerà sulla psicologia del gruppo e di ogni ragazzo, affinché la sconfitta venga metabolizzata e serva a rilanciare il Gladiator più forte di prima. A partire dalla sfida di domenica prossima contro il Castrovillari, match da non fallire per dimostrare, come affermato da Governucci, che si è trattato solo di un incidente di percorso.


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