Non solo Fitipaldo, questa Orlandina merita rispetto



14570802_10154576478487311_2703786889933208435_oAlzi la mano chi avrebbe scommesso su questa posizione dell’Orlandina dopo sette giornate. Certo, il discorso vale anche per la Juvecaserta ma i siciliani sono la vera rivelazione di questo avvio di stagione. Merito della famiglia Sindoni che continua a tenere vivo questo sogno capoto, merito del coach casertano Gennaro Di Carlo che sta facendo benissimo (ma non da ora…), merito di un gruppo di giocatori che sta andando ben oltre le più rosee aspettative. La stella assoluta è l’uruguagio Bruno Fitapaldo, play dinamico capace di segnare caterve di punti, come di smazzare assist a profusione: sconosciuto al pubblico italiano, Fitipaldo era considerata un’ottima presa dagli addetti ai lavori già in estate, ma ora sta veramente strabiliando. Descrivere Capo come Fitipaldo-dipendente, però, non rende giustizia agli altri interpreti dello spartito siciliano: Drake Diener non ha bisogno di presentazioni, così come Tommy Laquintana che si alterna in regia con Fitipaldo. Sta andando alla grande anche Stojanovic, giocatore versatile, capace di dare una mano robusta anche in difesa. Vicino a canestro il croato Mario Delas sta riscoprendo i fasti di un tempo mentre Dominique Archie è una garanzia nel massimo campionato. Dalla panchina esce l’esperienza infinita di Sandro Nicevic nel pacchetto lunghi, ma la grandissima rivelazione di questo scorcio di stagione è Mattia Iannuzzi che testimonia come, se responsabilizzati e pungolati, gli italiani possono fare la differenza pur non aver nomi ‘esotici’.




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