Al Palamaggiò non si passa, Caserta piega l’Orlandina



Putney in azione contro l'Orlandina (Foto Alida Filauro)
Putney in azione contro l’Orlandina (Foto Alida Filauro)

Il nuovo derby del Sud, la sfida tra le grandi rivelazioni di questa stagione, sorride alla Juvecaserta che continua a respirare l’aria bella e pulita dei quartieri nobili. Ormai le Final Eight non sono un sogno. Onore a Capo d’Orlando, grande prova per i ragazzi del casertano Di Carlo, ma Caserta sorride pur senza esaltare. Ottimo primo tempo, meno la ripresa ma contava vincere e tenere il Palamaggiò inviolato. Bellissima e sportivissima cornice di pubblico: tanto calore dal popolo bianconero ed un applauso grandissimo alla cinquantina di tifosi siciliani che hanno assiepato il settore ospiti. Tanti applausi anche dai tifosi casertani a loro indirizzo ed un saluto personale del presidente bianconero Lello Iavazzi accorso nel settore dei siculi per scambiare un ‘cinque’ prepartita.

PRIMO PERIODO



Arriva anche il sindaco Carlo Marino e la partita può iniziare con Di Carlo che lancia subito Diener in quintetto mentre è Gaddefors a seguire lo spauracchio Fitipaldo. Neanche il tempo di accendersi che Sosa spara immediatamente un missile. L’uruguayano di Capo si presenta anch’egli con una tripla ma la Juve è tosta e corre in attacco (6-3 al 2’). Sosa e Putney prenotano la prima posizione della Top Ten per la terza giornata consecutiva quando si alza il solito alley oop. Anche Archie non è da meno ed inchioda una pazzesca schiacciata: la partita è veramente divertente (8-8 al 4’ con cinque punti filati dell’americano). Coach Di Carlo si mette a zona mentre aumentano i possessi per Stojanovic in post basso contro Sosa. Bostic, invece, dà il benvenuto a Topic in Lega A bruciandolo con un primo passo devastante (16-10 al 6’). Watt ha preso il simpatico vizio di schiacciare ogni tap in mentre Delas, a sportellate, si fa valere in vernice (20-14). Un buon Putney esce con due falli a carico e Dell’Agnello lancia la coppia Metreveli-Czyz ed il georgiano risponde presente siglando il massimo vantaggio sul +8. Due stupidaggini di Czyz costano due giocate da 3 punti (22-20). Prima della sirena c’è tempo per un missile di capitan Giuri (25-20).

Watt in azione (Foto Alida Filauro)
Watt in azione (Foto Alida Filauro)

SECONDO PERIODO

Si riparte e Cincia ha la mano calda mentre Fitipaldo fa vedere sprazzi di un talento infinito. La zona di coach Di Carlo viene perforata dalla tripla del Cincia che continua su livelli stratosferici pur se commette due falli in un soffio (30-25 al 12’). Con grande determinazione, però, Capo resta aggrappata alla partita e Tepic fa vedere che giocatore è (31-29). Putney e Laquintana si scambiano triple pesanti, Caserta non riesce a staccarsi: Watt continua a stoppare qualsiasi cosa, ma Delas rovista dalla spazzatura della partita per impattare a quota 34. Dell’Agnello scongela Jackson e va col quintetto tutto americano mentre due errori colossali di Laquintana costano un 4-0 firmato Sosa. Putney in 30” fa vedere il meglio ed il peggio di se stesso ma i dividendi sono positivi, Caserta sempre avanti. Un divertente primo tempo va agli archivi sul 47-38 con l’accoppiata Putney-Sosa che ne ha già messi 21 insieme mentre Jackson lucra 3 liberi (ancora una sciocchezza di Laquintana) a 1” dalla sirena.

TERZO PERIODO

Diener esce dagli spogliatoi con la mano calda e spara una bomba. Putney accetta la sfida e la spara dal parcheggio del Palamaggiò. Diener non ci sta e ne mette un’altra (50-44 al 22’). Non è la Juve del primo tempo: lenta in attacco, altrettanto in difesa dove non si rientra come prima e bisogna affidarsi sempre all’istinto di Putney e Sosa mentre Capo spreca diverse chance di riagganciare il treno parità. Bostic continua a litigare col ferro mentre Diener infila la terza tripla del periodo per il 53-51 a metà quarto. Per fortuna dei bianconeri arriva il quarto fallo di Delas che ha fatto parecchi danni nell’area casertana. Caserta è talmente brutta dal non sembrare vera, l’Orlandina è pienamente nel match e torna sul -1 con Iannuzzi e poi firma il sorpasso con Fitipaldo sul 56-57. Le uniche notizie positive arrivano dalla situazione falli dei capoti: quattro anche per Archie. Suona la sirena e si va all’ultimo ‘stop and go’ sul 58-59. Ma Archie fa un regalo ai bianconeri facendosi chiamare tecnico dopo la sirena: è il suo quinto fallo. La Juve ha giocato un terzo periodo da 3/13 al tiro, 2 perse e 7 di valutazione.

Sosa in azione (Foto Alida Filauro)
Sosa in azione (Foto Alida Filauro)

QUARTO PERIODO

Si comincia col libero della parità firmato da Cinciarini per il tecnico a Archie. Le storie tese tra Iannuzzi e Putney costano un sacrosanto antisportivo all’americano. Ancora Iannuzzi, dalla lunetta, firma il massimo vantaggio ospite sul 59-64 al 32’. Due azioni di pura voglia di Gaddefors e Watt permettono alla Juve di respirare ed al Palamaggiò di alzare i decibel. Ma è la triplona di Sosa a far esplodere la polveriera bianconera (66-66 al 34’). E’ una guerra di nervi e Cincia si fa sanzionare tecnico per proteste. E quando il gioco si fa duro ecco uscire capitan Giuri con due siluri pesantissimi per il controsorpasso bianconero (71-69 al 35’). L’Orlandina sembra frastornata dalla bolgia casertana e prende scelte errate; Delas esce per cinque falli, nel frattempo. Tocca a Fitipaldo e Diener prendersi le responsabilità ma Caserta vede una vasca da bagno ed anche Cincia insacca dalla lunghissima distanza (78-70 al 37’). Capo pressa tutto campo? No problem, ancora Cincia da distanza siderale per il +9. E’ il colpo di grazia anche se l’Orlandina torna sul -4 ma ormai è finita. Caserta vince ancora. Finisce 91-86.


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