Tra penalizzazioni, problemi societari e risoluzioni dell’ultim’ora, il Due Torri è ospite del Gladiator in una sfida inedita



Il Due Torri Piraino
Il Due Torri Piraino

PIRAINO – Mai nella storia Gladiator e Due Torri si sono affrontate. Il motivo principale di questa sfida inedita è il fatto che il club siciliano, dalla sua nascita nel 1973 fino al 2013, ha solo e sempre giocato nei campionati regionali siciliani, per poi festeggiare nella stagione 2012-2013 la prima storica promozione in Serie D, nell’anno in cui ricorreva il quarantennio dalla nascita. Un’impresa non da poco per un piccolo comune di 3.990 abitanti (un decimo rispetto a Santa Maria Capua Vetere) che è situato tra i promontori di Capo d’Orlando e Capo Calavà, e che fa parte della città metropolitana di Messina.

PENALIZZAZIONI. La quarta stagione nel girone I di Serie D non è iniziata nel migliore dei modi per la compagine pirainese che ha iniziato il campionato con due punti di penalizzazione sul groppone (oltre che all’inibizione del presidente Carlo Amato, al pagamento di 5.250 euro ai due giocatori ed all’ammenda di 2.000 euro), in seguito alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha giudicato la società colpevole di non aver pagato gli stipendi ai giocatori Adrian Bica Badan e Lorenzo Franzese. Ed i punti sono diventati addirittura tre a fine settembre, quando una nuova sentenza ha accolto la vertenza presentata dal giocatore Giuseppe Toscano ed ha decretato la condanna del Due Torri con un punto di penalizzazione, al pagamento di 4.400 euro al giocatore, più l’ammenda di 1.500 euro.



IL RENDIMENTO E LO SCIOPERO. Le penalizzazioni hanno prodotto un inizio di stagione molto complicato, infatti nelle prime quattro giornate sono arrivate altrettante sconfitte contro Sicula Leonzio, Turris, Gela e Pomigliano. Il doppio pareggio contro Castrovillari e Gragnano ha dato il là alla prima ed unica vittoria stagionale a Roccella, poi due nuove sconfitte contro Frattese e Sarnese, prima del pareggio prestigioso conquistato tra le mura amiche contro la vecchia capolista Cavese. Un campionato che la vede attualmente al penultimo posto con tre punti ma che ha rischiato di perderla, in quanto prima della partenza per la trasferta di Sarno, la squadra aveva indetto una sorta di sciopero a causa degli stipendi non pagati. Fino all’ultimo si è rischiato di perdere la partita a tavolino, poi gli ingressi societari del nuovo presidente Giovanni Di Bartolo e del socio Nino Micali hanno scongiurato il forfait, pagando gli stipendi arretrati.

IL MODULO. I problemi societari potrebbero far apparire la gara di domani più facile del previsto per il Gladiator, invece non lo è e lo dimostra l’ultima prestazione offerta contro la Cavese. L’allenatore biancorosso Antonio Venuto predilige un 3-5-2 molto dinamico che, in trasferte come quella di domani al Piccirillo, può trasformarsi in un 5-3-2 in fase difensiva. Il trainer di Villafranca Tirrena ha puntato per la sua terza stagione consecutiva sulla riconferma dello zoccolo duro formato da Giuseppe Ingrassia, Riccardo Cassaro, Francesco Postorino e Mirko Giacobbe, senza dimenticare il capitano Santino Matinella. Gente di esperienza all’interno del club pirainese che nella sfida inedita col Gladiator cercherà di conquistare altri punti per ottenere l’ennesima salvezza miracolosa.


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