Insigne-Diana, storie di pallone e grande amicizia…



01Spesso, purtroppo, nel nostro Paese, i valori dello sport, soprattutto nel mondo del calcio, sono confusi quasi come se una partita fosse uno scontro tra religioni con esiti sciaguratamente devastanti. Ma lo Sport e il Calcio, sono tutt’altra cosa. Le storie, i sentimenti, le emozioni che i protagonisti delle nostre domeniche ci sanno offrire vanno al di là del risultato. Ci sono storie tenere, emozionanti, ma sopra ogni altra cosa, storie di amicizie sincere sbocciate calciando un pallone. La nostra storia, un po’ come tutte le storie, parte da lontano. E’ la storia di una grande e viscerale amicizia che oltrepassa le barriere del tempo e dello spazio. E’ la storia di Lorenzo Insigne e Alessandro Diana. Alessandro e Lorenzo, con la formazione Primavera del Napoli nella stagione 2008/2009, team allenato da mister Apuzzo, conquistano la vetta più alta, superando in un indimenticabile finale playoff scudetto il Genoa 3-1. In quell’occasione Lorenzo appose la firma sulla rete del sorpasso dopo l’iniziale vantaggio genoano di Scotto e del momentaneo pareggio azzurro di Monda, mentre il terzo gol che, di fatto, chiuse il match, fu messo a segno da Ciano. Da quel momento in poi, i due amici per la pelle, intraprendono carriere diverse. Lorenzo si trasferisce alla corte di Zdenek Zeman, prima Foggia in seguito Pescara, per fare ritorno a casa indossando la maglia azzurra del Calcio Napoli. Alessandro abbraccia i colori prima granata in Lega Pro con l’Aversa Normanna più tardi col Mondragone, neroazzurri del Gladiator, infine biancorossi del Villa Literno. Spesso il destino è capace sorprenderci con colpi di teatro che nemmeno il più fantasioso e illuminato dei romanzieri è capace di ordire, infatti, sulla strada calcistica di Diana si affaccia ancora un Insigne. Questa volta non è Lorenzo, ma Antonio, il maggiore dei fratelli Insigne. I tifosi del Villa Literno (società che milita nel campionato di promozione girone A) si auspicano che dopo le magie con la primavera azzurra, un’altra coppia formata da Insigne Diana possa far sognare. “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. È così che il drammaturgo seicentesco Shakespeare, nella sua opera “La tempesta”, immagina l’essenza umana, quella parte più profonda di noi che è immutabile ed eterna alla quale è stato dato il nome di anima. Tutti sono in grado di sacrificare la vita per un sogno, ma pochi sono in grado di nutrirlo e crescerlo a dovere. Con la convinzione che lo sport rappresenta un propellente per il riscatto del territorio di appartenenza. Lo sport non è solo un momento di aggregazione che dura il tempo di una partita ma nella sua essenza più profonda. Un insegnamento o per meglio dire una casa in cui le giovani leve trovano rifugio dalle insidie della strada. Dare l’opportunità ai giovani di realizzare non la visione onirica di ricchezza, ma l’opportunità concreta di immaginare che attraverso questa o quella disciplina sportiva, l’individuo possa migliorare se stesso non solo sotto l’aspetto agonistico, ma soprattutto, rafforzare la propria integrità morale iniziando a rispettare le regole non solo dello sport. La perfezione è un cammino non un punto di arrivo.

Gaetano Molaro
Ufficio Stampa Asd Villa Literno Calcio




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