Pasta Reggia: il dominio della mela annurca…



La festa finale dei bianconeri (Foto Alida Filauro)
La festa finale dei bianconeri (Foto Alida Filauro)

Post gara Trento vs Caserta: l’opinione ‘differenziata’ degli amici di Libero Pensiero Bianconero

Ore 17 e 42, entriamo nel palazzo, ci affacciamo alla balaustra -è un rito- e poi sentiamo:



«Secondo me, stasera vinciamo alla grande. Iavazzi è troppo euforico…»

«No, secondo me rischiamo un altro bel “ventello”.»

«Penso ci sia un bel 50 e 50 di chance.»

«Guagliù, verimmece a’ partita, e doppe parlamme…»

Sono alcuni dei commenti più o meno fluttuanti nell’aere. C’è anche il mio tra questi eh. Ma veniamo al racconto della serata, partendo da una breve, doverosa premessa: previsioni e pronostici, lasciano il tempo che trovano. Hanno ragione quelli che dicono: “ogni partita è una storia a sé”. Ed è vero: la palla, “a spicchi”, è uguale per tutti. Morale della favola? Il “17”, da noi, porta bene: alla faccia della scaramanzia. Dunque…

Marco Giuri in palleggio (Foto Alida Filauro)
Marco Giuri in palleggio (Foto Alida Filauro)

[…] Una vittoria chefruttamolto”, dicevamo. Voi direte: perché?

Beh, perché è stata una 6^ giornata all’insegna di un simbolo che accomuna le 2 distanti regioni: la mela. Quindi dovremmo dire: Dolomiti Trento vs Juvecaserta, è “il tempo delle mele”. Già: la mela annurca contro la melinda. Ma anche: “una mela al giorno…” beh, conoscete il finale. Insomma, Caserta vince ed azzera la brutta sconfitta contro Milano, in un incontro davvero esaltante. Esaltante come la difesa “monstre” messa in scena dai soliti mastini del famigerato “platoon system” (13 p.p. in 5, +8 il saldo attivo P.P./P.R.). Una cinica JC, versione “Corazzata Yamato”, che ‘spara’ con percentuali da “2”, ancora più micidiali dei tiri “oltre l’arco”.

Bravo Dell’Agnello, nella programmazione dei giochi, alla sua centesima in Lega A.

Bravi tutti, nell’eseguire magnificamente il suo piano partita, mandando in onda in anticipo il “The end” al match. Dell’Agnello ha costruito un roster facendo scelte di gioco ben precise: privilegiando, ad es., un solo (quasi) centro titolare, nello starting five. Anzi, in alcuni casi, sposta addirittura lo “Svedese” allo spot di 5, complici anche le sue attitudini ad adattarsi a due o più ruoli. Una tattica che, sino ad ora, ci ha arriso. E gli 8 punti di classifica parlano chiari. Un successo, quindi, che alimenta i sogni di tanti -anche se, al Pala Maggiò, proprio tanti non siamo- e, a questo punto, speriamo che alimenti anche il marketing. In tal senso, la recente “operazione O’Rey”, che va ben oltre l’amarcord, si configura come una prepotente “Mandrakata”, magistralmente orchestrata da Roperto & Co. E ci voleva!

Ora, l’obiettivo (molto) dichiarato, diventa la final eight. In questo momento, la classifica ci permette di sperare, ma questa fase del torneo è appena alla metà (quasi), tante le partite da giocare ancora. Molte avversarie hanno già cambiato in corsa le scelte di mercato sbagliate. Mentre a Caserta, non si può fare mercato in entrata a causa dei lodi aperti. ‘Sti cacchio di lodi…

Poco male: questa Juve Caserta è una squadra che “NON deve vincere fino in fondo”, ma ottenere una salvezza agevole e tentare un piazzamento per la post season. E Coppa Italia, naturalmente. Poi, ci sembra che l’equilibrio in campo stia pian piano arrivando. Oh, teniamo presente che, l’Olimpia Milano, è in cerca di un ‘lungo’, per rafforzare il suo ‘tonnellaggio’ nel pitturato, in ottica €urolega. Per cui, capiamo bene perché, tutto sommato, “NON dobbiamo vincere fino in fondo”, ma fare solo il nostro campionato.

Putney in schiacciata (Foto Alida Filauro)
Putney in schiacciata (Foto Alida Filauro)

Equilibrio che, a nostro modesto parere, viene anche da quel sano giornalismo che cerca di coagulare la cronaca col tifo, senza prendere le parti di nessuno, tranne che per la JCe. In tal senso (non ce ne vogliano gli altri), va detto che, Anzoini e Carli, sono le “penne” che uniscono l’Alpha e l’Omega, parafrasando il critico Aldo Grasso. Con tutto il dovuto rispetto.

Due parole anche per Iavazzi, moderno “Peter Pan” ma, a differenza di quello fiabesco, lui sta decisamente più coi piedi per terra. (s)Fortune a parte, a lui va il nostro plauso, per come ha tenuto botta nell’appuntamento coi “delegati”. Specialmente verso Rauccio, “l’Uomo dei soldi”: autentica “mente disarmata” del “clan dei Protesta(n)ti”. Per lui, “fuori in 30 secondi” e poi via, come un vero e proprio “coup rapide”. “Per rispetto ai tifosi…”

Domenica sera, il Pala Maggiò, è stato il set che ha messo in scena pure due nuovi attori: Guastaferro, in versione “braccio armato” del Patron, che giustamente ‘redarguiva’ uno della terna arbitrale, che se la meritava tutta; il secondo è stato Seghetti (un nome una leggenda), reo di aver prima umiliato, e poi schiaffeggiato (delicatamente), il giovane Buongiorni. Naturalmente, sul suo inappropriato protagonismo, il Palazzo si è ampiamente espresso.

A proposito: ma la Commissione arbitri, come intende regolarsi contro un tale abuso di posizione?

Concludiamo il nostro racconto con un buon auspico: in attesa che la Juve Caserta NON diventi più inglese – perché che ne sarà di noi con quei figuri? – “aspettando Godot”, confidiamo ottimisti sul tanto sbandierato “Consorcio marino”. Che intendiamoci: non è mica la marca di tonno!? E nel frattempo, Forza Juventus Caserta: il “sottomarino” canturino ci attende…!

Libero pensiero Bianconero


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