Della Corte come Di Fusco del Napoli: da portiere ad attaccante, ma il risultato per il povero Vitulazio non cambia



della-corte-di-fuscoPrima portiere, poi (anche) allenatore, infine portiere. E’ il percorso di Giuseppe Della Corte, un passato da estremo difensore in piazze importanti (su tutte Cosenza, Sassuolo, Juve Stabia) anche tra i professionisti ed un presente da allenatore/giocatore del Vitulazio ed una scorribanda in attacco, sabato nell’1-6 interno con il Cimitile.

Una decisione non preventivata su cui ha inciso non poco anche la malasorte: durante il riscaldamento Russiello ha accusato un dolore alla gamba che lo ha costretto a lasciare il posto a Federico: viste le difficoltà nel reparto avanzato, Della Corte ha provato a sfruttare il suo fisico andando a posizionarsi nell’insolito ruolo di centravanti, lasciando il posto tra i pali a Pellecchia. “Qualsiasi cosa – ha scritto su Facebook, a commento di foto che lo ritraggono nel ruolo per lui poco abituale – si fa, l’importante è farlo con impegno, sacrificio, amore e determinazione … in versione Bomber…”



Ed incredibile ma vero Della Corte bomber ha “rischiato” di esserlo, sul risultato di 1-1. Minuto 62: Della Corte si gira in area di rigore e impegna in una difficile parata Parolisi. Poteva essere una giornata da ricordare ed invece sul capovolgimento di fronte è arrivato l’1-2, che di fatto ha chiuso i giochi.

Una situazione che ai più, soprattutto se meno giovani, avrà ricordato l’Ascoli-Napoli del giugno 1989 quando l’allenatore azzurro Ottavio Bianchi, trovatosi senza giocatori, inserì il secondo portiere Di Fusco al posto di Careca per gli ultimi 11′. Anche in quel caso il portiere-punta non portò bene ed i partenopei furono sconfitti per 2-0.


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