Milano è troppo forte, Juvecaserta esce sconfitta 100-80 al Forum



Watt in azione (Foto Filauro)
Watt in azione (Foto Filauro)

Nulla da fare per la Pasta Reggia al Forum di Assago. Nonostante qualche rammarico, come la brutta prova balistica di Sosa (0 punti con 0/8 al tiro) ed il break di 18-0 che ha affossato i bianconeri, la EA7 Emporio Armani Milano, senza Gentile si è dimostrata semplicemente più forte, comandando la partita sin dal terzo minuto di gioco. I ragazzi di Dell’Agnello escono sconfitti con un pesante 100-80, nonostante abbiano provato con ogni mezzo a rimettere in piedi la partita. Le scarpette rosse però, con il loro talento sconfinato, hanno praticamente distrutto la difesa casertana, sospinti dalla prova perfetta di Abass con 21 punti senza errori al tiro e dalla coppia McLean-Raduljica che con 31 punti in due hanno letteralmente giganteggiato sotto le plance. Per la Juve si salva Mitchell Watt, il più continuo con 22 punti e 9/10 dal campo, e le discrete prove di Bostic e Czyz. Detto di Sosa, impalpabile al tiro: i suoi 9 assist vengono cancellati dalle 6 palle perse conseguite.

Il primo quarto. Caserta decide di giocare subito con ritmi forsennati, provando ad arginare l’attacco EA7 con la difesa a zona. I bianconeri sfruttano subito un Mitchell Watt in palla fuggendo sul 2-7 dopo poco più di due minuti, ma Milano ha le armi giuste per reagire. Il primo ad entrare in ritmo è Zoran Dragic che rimette la gara in equilibrio con sette punti in fila, poi i padroni di casa trovano il bandolo della matassa facendo muovere la difesa casertana, con Abass di Sosa,a fare la parte del leone. La Juve va in confusione totale, smarrendo le buone letture offensive dei primi quattro minuti, collezionando brutti tiri e palle perse in serie: i bianconeri non segnano per più di 6 minuti e incassano un megaparziale di 18-0 che chiude il primo parziale sul 28-12, indirizzando la gara.



Il secondo quarto. Dopo un primo quarto da incubo, Caserta prova a macinare gioco servendo costantemente Watt, il migliore dei suoi. Ma Milano non trema minimamente e continua a muovere il pallone in maniera sapiente, tenendo il vantaggio con le prodezze di McLean e Simon. Mentre Sosa è nella sua versione peggiore (0 punti con sette tiri, cinque assist ma quattro palle perse), Bostic e Czyz, assieme al solito Watt, provano a restringere la forbice portando i bianconeri anche al -12, ma la EA7 è in palla e fa letteralmente ammattire la difesa casertana, trovando sistematicamente un modo per costruirsi un tiro pulito con un Abass infallibile (15 punti con 6 tiri): all’intervallo è 55-36.

Il terzo quarto. Il canovaccio tattico non cambia, è sempre Milano a fare la partita e, con un paio di sgasate sull’acceleratore, tiene a distanza una Caserta che tenta comunque di fare la partita. Esce fuori l’orgoglio casertano, reincarnato in Czyz e Bostic, permettendo alla Juve, dopo essere sprofondata sul 59-36 ad inizio parziale,  di toccare il -12 sul 67-55, ma Repesa chiama il time out per far tornare la concentrazione all’Olimpia. I biancorossi tornano a gestire con facilità la gara e si arriva all’ultimo ‘stop and go’ sul 75-61.

Il quarto finale. La Pasta Reggia vuole provare, se non a rientrare, a tenere Milano in tensione almeno fino a fine gara, prendendo la partita come un’ occasione di crescita. Gli ospiti provano a muovere la difesa avversaria con una buona circolazione di palla, ma le scarpette rosse non hanno nessun segno di cedimento. L’attacco milanese continua a girare come un rullo compressore e la distanza tra le due squadre resta sempre attorno ai 15 punti, fino a che la Juve alza bandiera bianca negli ultimi minuti fino al rotondo 100-80 del finale.

Alessandro Aita


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