Il Gladiator fa luce sulla vicenda Morico: il comunicato chiarisce l’organigramma societario



Giovanni Morico, Raffaele D'Anna e Giacomo De Felice (foto Domenico Vastante)
Giovanni Morico, Raffaele D’Anna e Giacomo De Felice (foto Domenico Vastante)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Gladiator si è risvegliato ancora scosso per l’arresto improvviso di Giovanni Morico. Una notizia che ha squarciato la tranquillità del club neroazzurro, alle prese con i preparativi per il match di domenica contro il Rende. E’ passata in secondo piano anche l’amichevole che il Gladiator ha giocato contro la Palmese che, per la cronaca, si è conclusa con il punteggio di 3-0, grazie alla doppietta di Dario Odierna ed al sigillo di Felice D’Anna. E’ ovvio che un fatto del genere disturbi la quiete, tanto che da parte dei tifosi il coro è stato unanime: “Tante sono le disavventure nel nostro passato, passerà anche questa”.

Resta da chiarire innanzitutto la posizione di Morico che, in attesa di essere processato e giudicato, gode del principio giuridico della presunzione d’innocenza. Colpevole? Saranno i magistrati a decretarlo, ma per il momento il team sammaritano ha dovuto compiere un atto per fermare quella raffica di notizie che l’avevano messo nel mirino. In attesa che arrivi la sentenza, la società del Gladiator si è mossa al fine di evitare un danno di immagine per un progetto nuovo, di tutt’altra stoffa rispetto al passato ma che ha subito un brusco colpo ad appena un mese dall’inizio del campionato. Ieri pomeriggio, sul sito ufficiale neroazzurro è stato pubblicato un comunicato che indica l’ingegnere Raffaele D’Anna come unico presidente del Gladiator e che l’organigramma societario non ha sortito modifiche rispetto al vecchio titolo dell’A.S.D. Progreditur Marcianise.



In questo modo, il Gladiator ha fatto luce sulla figura di Giovanni Morico che, nonostante fosse stato ufficializzato come presidente in vari comunicati stampa, la carica di presidente non l’ha mai rivestita burocraticamente. Quella nomea gli è stata additata dalla cordata sammaritana e dalla famiglia D’Anna, per lo spessore politico ed economico che l’imprenditore di Grazzanise ha rivestito, perlomeno fino a ieri, nella città di Santa Maria Capua Vetere con varie attività commerciali. Una sorta di “presidenza onoraria” che non è stata mai suggellata sulla carta.

D’altro canto, il comunicato ufficiale chiarisce, quindi, quella che è la composizione societaria del Gladiator. Si può appurare che Giacomo De Felice non è presente nell’organigramma e che, dunque, quelle famose quote dei pacchetti di maggioranza e di minoranza sono frutto di accordi tra i due gruppi. Ed una parte delle quote, seppur di minima entità, apparteneva anche a Giovanni Morico, prima che ieri avvenisse il suo arresto da parte della Guardia di Finanza.


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