Gladiator. Squillante a muso duro: “Non dovevo vincere il campionato prima, non l’ho perso oggi. Debacle utile per un bagno di umiltà”



Mister Gigi Squillante
Mister Gigi Squillante

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Inaspettata almeno come la sconfitta della Juventus in serata al cospetto dell’Inter. La batosta tra le mura amiche del Gladiator squarcia con un pennarello rosso evidenziatore il quadro disegnato in questo inizio di stagione dalla società neroazzurra. L’Igea Virtus trionfa 1-4 e supera in classifica i neroazzurri, scesi dal primo al secondo posto dietro Gela, Sicula Leonzio, Rende e proprio l’Igea Virtus.

LA DEBACLE. Rammaricato per l’esito del match l’allenatore sammaritano Luigi Squillante che ammette: “È stata una debacle in tutti i sensi. Non perché l’avversario fosse superiore ma perché siamo stati noi bravi a renderli superiori. Credo che abbiamo perso l’umiltà che ci ha contraddistinto nelle prime due partite. Ci ha penalizzati oltremodo una leggerezza, per noi ha avuto un impatto mentale devastante, distruggendoci. Non è possibile che sull’espulsione dell’allenatore e del dirigente avversari, rimaniamo in dieci. E’ stato un gesto, frutto di nervosismo, che ci ha tagliato le gambe. Sto sempre con i miei ragazzi, ma certe defaillance vanno ponderate”.



LE ASSENZE. L’espulsione di Tedesco si aggiunge alle assenze di giocatori importanti: motivi che non permettono a Squillante di poter schierare la migliore formazione: “Oggi non ho potuto contare su Gatta, Lagnena, Mangiapia e Marzullo all’ultimo a tutto. Non possiamo regalare over di questa caratura agli avversari. Prendiamoci il meglio da questa partita, con la speranza che possa far assumere quel bagno di umiltà che tutti si auspicano”.

L’ANALISI. L’ex trainer dell’Herculaneum analizza l’andamento del match: “Dopo l’1-0 concretizzato nei primi minuti, stavamo volando troppo alti. Abbiamo commesso diversi errori in fase tattica e ci hanno puniti. Non dovevamo vincere il campionato, non l’abbiamo perso adesso. La mia è una squadra buona, che può lottare per un campionato tranquillo. Il girone calabro-siciliano è difficile, non c’è niente di scontato. Ora dobbiamo riprenderci quanto prima”.

IL CALORE. In conclusione Squillante chiede scusa ai tifosi che non si sono fermati mai nel sostenere la squadra, nonostante le avversità metereologiche: “Qui si mangia pane e calcio. Santa Maria Capua Vetere è una piazza importante. Chiedo scusa per la prestazione, non è stata da Gladiator. Il calcio è fatto di episodi, oggi qualche episodio ci ha tagliato le gambe. Bisogna assorbire questa sconfitta e prepararci alla trasferta insidiosa di Gela”.


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